Cronaca

«Quella volta che Prevost rimase a cena con noi»

Così mons. Giulio Sembeni, rettore del Collegio romano e originario di Castenedolo, che conosce il nuovo Pontefice: «È attento agli altri, accettò di celebrare una messa per San Carlo»
Monsignor Sembeni (a sinistra) insieme a Robert Francis Prevost, al centro - © www.giornaledibrescia.it
Monsignor Sembeni (a sinistra) insieme a Robert Francis Prevost, al centro - © www.giornaledibrescia.it

«Un uomo buono, disponibile, attento agli altri e sensibile alle problematiche sociali». Così è apparso Robert Francis Prevost a monsignor Giulio Sembeni, rettore del Collegio ecclesiastico internazionale di San Carlo Borromeo di Roma, quando, in due occasioni, ha avuto modo di incontrarlo: «Sono rimasto colpito dal fatto che trasmettesse serenità». Mons. Sembeni: «Dopo Francesco un’eredità difficile da portare avanti» Il primo incontro Originario di Castenedolo, monsignor Sembeni invitò Prevost

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