Minacce e insulti alla consigliera sui social: «Parole false e diffamatorie»

Un applauso scrosciante. E le parole del sindaco di Manerbio Paolo Vittorielli: «Angela, avrai sempre il nostro sostegno». Così l’Amministrazione comunale fa scudo a una consigliera di minoranza minacciata e insultata pesantemente anche attraverso i canali social istituzionali. Lei è Angela Grazioli, capogruppo della lista d’opposizione Progettiamo Manerbio.
Martedì, con commozione, prima del termine del Consiglio comunale, Grazioli ha chiesto la parola per poter ringraziare pubblicamente tutti i colleghi consiglieri «per il supporto dimostrato in questo difficile periodo». Non è entrata nei dettagli, ma ha spiegato che da qualche mese a questa parte è vittima di minacce e insulti: l’ultimo, in ordine di tempo, è quello apparso nella pagina Facebook del Comune di Manerbio, sotto a un post con cui si annunciava il Consiglio comunale del 30 aprile. Commento notato tra i primi dal capogruppo d’opposizione Giandomenico Preti, ma anche dalla collega di maggioranza Monica Zito, che hanno avvertito immediatamente il sindaco, il quale, insieme ai tecnici, si è subito attivato per eliminarlo.
Grazioli ha sporto denuncia e la Procura ha aperto un’indagine.
L’appello
«Vorrei ringraziare per il sostegno ricevuto in questi giorni - dice Grazioli, che martedì ha chiesto la parola prima che il sindaco dichiarasse chiusa la seduta pubblica -. Sono stati fatti commenti falsi e diffamatori, oserei direi vergognosi nei miei confronti, pubblicati sotto ai post pubblicati sui canali social del Comune di Manerbio». La consigliera, che da dicembre è vittima di minacce, insulti e ingiurie, ha precisato che sta vivendo una situazione tesa e di disagio.
Poi l’accorato appello a denunciare alle autorità competenti e non fare finta di nulla: «La follia non è misurabile e di base fa paura, quindi invito chiunque si trovi nella mia situazione o, ancora peggio, ad agire e non reagire. La rabbia e la paura che queste situazioni creano continuamente vanno affrontate a testa alta e con molto coraggio, soprattutto senza farsi trascinare dal caos interiore di queste persone».
Oltre all’invito a denunciare usando «i giusti canali», la consigliera ha voluto ringraziare chi l’ha aiutata: «Vorrei ringraziare i carabinieri di Manerbio e le autorità competenti per lo splendido appoggio che ho avuto. Grazie davvero».
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