Medici di famiglia, la mappa delle carenze da Preseglie ad Adro

Lunghe code anche solo per effettuare la scelta, ambulatori che chiudono per via dei pensionamenti e altri, temporanei, che aprono. Il sistema delle cure primarie mette le pezze alla carenza di medici di base non senza che si creino disagi per la comunità.

A Vestone

Martedì in 330 a Nozza di Vestone fin dalle 5.30 si sono ritrovati per accaparrarsi uno dei 200 posti da mutuato messi a disposizione dal dottor Nicolini a Bagolino e Ponte Caffaro. Nessuno però ha potuto effettuare la pratica. A quanto pare tutto è successo solo a causa di un «passaparola» che sarebbe stato meglio verificare. Asst del Garda, infatti, ha fatto sapere che non c’era stata «nessuna comunicazione formale», né al dottor Nicolini né al sindaco di Bagolino, come invece sembrava, rispetto a una data in cui era possibile effettuare la scelta.

Vero che sono intercorse, nelle scorse settimane, interlocuzioni col medico che aveva dato la sua disponibilità ad aumentarsi il numero degli assistiti da 1500 a 1700. «Quando il medico potrà essere scelto verrà comunicato attraverso i canali ufficiali» affermano da Desenzano. A mancare ancora sarebbe «una procedura di tipo tecnico-informatico, ovvero lo sblocco del massimale del medico e il riposizionamento ad un nuovo massimale, che può essere fatta esclusivamente dal centro informatico regionale».

A Preseglie

La vicenda di Nozza per Bagolino fa il paio con quanto è successo qualche giorno prima a Preseglie, quando sono stati più di mille gli utenti che si sono assembrati davanti alle farmacie della Conca d’Oro per lo stesso tipo di scelta, saputo che c’era un medico a disposizione.

Molti di loro anziani, persone in difficoltà.

Da Adro ad Alfianello

L’elenco delle situazioni problematiche, nel Bresciano, è lungo. Ad Adro, ad esempio, chiude l’ambulatorio medico temporaneo voluto da Comune e Asst Franciacorta dopo l’estate, per ovviare alla mancanza di medici di medicina generale, a seguito del pensionamento dello storico dottor Roberto Copeta. Nello spazio comunale di via Umberto I (l’ex caserma) arriverà una dottoressa unica, seppur sempre temporanea. È Aurora Lucia Ferrari. «In attesa dell’assegnazione di un nuovo medico titolare – spiegano dal Comune –, gli assistiti che non desiderano o non possono scegliere un nuovo medico, a causa della mancanza di posti disponibili tra quelli attivi nell’ambito Adro-Capriolo, saranno temporaneamente seguiti dalla Ferrari». L’accesso è su appuntamento: 379.2752774 o app DoctoLib.

Per un ambulatorio temporaneo che chiude ce n’è un altro che ha appena aperto, questa volta a Calcinato: dopo il pensionamento di tre medici, il servizio – predisposto dai Servizi sociali con Ats e Asst Garda – è operativo da settembre per i pazienti ancora senza medico di riferimento. La struttura, situata in piazza Pertini 3 a Calcinatello, proseguirà il suo servizio per tutto ottobre in giorni e orari stabiliti. L’accesso è libero.

La situazione è delicata anche ad Alfianello, dove la comunità negli scorsi mesi ha sofferto per l’assenza di un medico di base titolare. Attualmente, dei due posti disponibili, uno risulta vacante, essendo andato deserto il bando; l’altro è invece coperto da un medico provvisorio, perché che la titolare si è trasferita in un’altra struttura.

La Valtrompia

E ancora: a Polaveno e Brione, in Valtrompia, con il pensionamento di due figure all’inizio di ottobre tremila persone sono rimaste senza dottore.

L’unico medico subentrato, essendo un corsista, ha potuto prendere in carico solamente mille pazienti. Il sindaco Aristide Peli nel frattempo si è mosso, convocando anche una assemblea pubblica: «Per ora ci sono i medici temporanei che vengono sul territorio per coprire un ambulatorio». Il primo cittadino caldeggia però l’arrivo quanto prima di un altro medico fisso, in modo da scongiurare uno dei rischi maggiori: costringere malati cronici e anziani a spostarsi a Gardone per le visite.