Maturità, a Desenzano uno studente si è rifiutato di sostenere l’orale

Ha scelto di non sostenere l’orale della maturità. Dopo aver completato le prove scritte, Enea Zenoglio – studente del liceo Bagatta – ha deciso di fermarsi lì. Promosso con 61 ha rinunciato all’ultima prova per protesta contro un sistema che considera «burocratizzato» e non rappresentativo del percorso scolastico.
Le riflessioni
«Appena ho visto il voto della prima prova ho capito che non l’avrei fatto. Non era in linea con i miei cinque anni di scuola. È come se avessero cancellato il mio percorso». L’idea, racconta, si è presentata subito. Poi ci ha riflettuto, ma senza mai cambiare rotta.
Prima di decidere ha parlato con i suoi compagni. «Mi hanno sconsigliato di farlo, ma capivano. Anzi, molti si rivedevano nel mio disagio». A casa la reazione è stata tutt’altro che entusiasta: «I miei genitori si sono arrabbiati molto. Ma la mia scelta era ormai presa».

Il disagio, per Enea, non è solo studentesco.«Anche i docenti sono vittime di un sistema che burocratizza tutto. Ci si sente classificati più che valutati, compressi dentro una scuola che punta al rendimento e dimentica la crescita personale».
Il suo caso non è isolato. Nei giorni scorsi, tra Veneto e Toscana, altri studenti hanno deciso di rinunciare all’orale pur essendo già promossi. Il ministro Valditara ha annunciato che dal prossimo anno chi rifiuterà l’orale sarà automaticamente bocciato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.