Maltempo, a Borno fondi per la strada del lago di Lova

È chiusa da un anno per il cedimento della carreggiata. Grazie a 1,9 milioni di euro il Comune avvia il monitoraggio e i primi lavori per riaprirla
La strada per Lova devastata dal maltempo
La strada per Lova devastata dal maltempo
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I fondi ci sono tutti. Alcune opere indifferibili sono già state avviate, altre sono in via di progettazione o affidamento dei lavori. A Borno alcuni dei dissesti che preoccupano maggiormente, soprattutto quelli della strada che conduce al lago di Lova, sono destinati a essere risolti, o perlomeno tamponati. Si tratta di risorse nient’affatto indifferenti, già nelle casse municipali.

Partendo dal problema che sta creando maggiori criticità, e per il quale sono arrivati al Comune di Borno 1,9 milioni, il sindaco Matteo Rivadossi sta affidando le opere più urgenti e il sistema di monitoraggio e di allerta, che è assolutamente indifferibile, a seguire ci sarà l’individuazione della soluzione migliore e la progettazione vera e propria.

Messa in sicurezza

Si tratta di una criticità non da poco: la strada per Lova è chiusa da un anno, per il cedimento della carreggiata di quasi un metro nel tratto finale verso il lago. Una prima indagine ha confermato che la causa del collasso è lo scorrimento dell’acqua sotterranea, per questo si è deciso di procedere in via d’urgenza con un intervento che consentirà la riapertura della strada e quindi, usando i dati ottenuti da uno studio geologico in corso, alla messa in sicurezza definitiva del versante. L’indagine, condotta dal geologo Luca Albertelli, è alle battute finali e permetterà di capire come l’acqua circola in profondità, da dove proviene e come sarà possibile intercettarla. Solo al termine si potrà decidere quale sarà la soluzione progettuale migliore per intervenire.

Il municipio di Borno
Il municipio di Borno

«Finalmente, grazie alle risorse ricevute, oggi abbiamo un quadro molto più chiaro – afferma Rivadossi – in modo da risolvere il problema di Lova alla radice e non continuare a mettere nuove pezze a un problema che ci trasciniamo da anni».

L’intervento alla Corna Rossa, finanziato con 50mila euro, vede già avviata la progettazione, quello di Prave (24 mila euro) era già stato realizzato poiché inderogabile: parliamo di un finanziamento di copertura a consuntivo della spesa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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