Maestra morta a Brescia: il compagno è irreperibile da alcuni giorni

Ci vorrà tempo per avere risposte certe dall’autopsia eseguita sulla salma di Carmela Girasole, la maestra di 45 anni morta la scorsa settimana al Civile dove era arrivata in condizioni disperate. L’esame è stato eseguito nella giornata di ieri ma serviranno fino a 90 giorni per avere gli esiti dei diversi accertamenti richiesti dalla Procura che indaga per omicidio preterintenzionale.

Attendono notizie gli amici, i colleghi, ma soprattutto i genitori alle prese con il secondo dramma familiare in pochi mesi. Carmela, originaria di Montalbano Jonico, in provincia di Matera, è infatti la loro seconda figlia morta nell’arco di pochissimo tempo. Prima di lei la sorella più grande, stroncata da una malattia. In contatto con Brescia in questi giorni c’è la terza sorella.
Il grande assente
In queste ore gli inquirenti stanno raccogliendo tutti gli elementi per far luce sugli ultimi mesi di vita della donna, uccisa, secondo una prima valutazione medica, da un aneurisma. Impossibile ascoltare il convivente 26enne che, per il momento, infatti risulta irreperibile. Sono stati ascoltati alcuni vicini di casa che hanno riferito alla Polizia di violentissime liti nell’appartamento tra i due fidanzati e anche di un’aggressione fisica che sarebbe avvenuta nel fine settimana che ha preceduto il decesso della donna.
Le indagini
Alle forze dell’ordine risultano diversi interventi nell’abitazione di via Delle Grazie. Nel caso più violento pare che il 26enne avesse messo le mani al collo della compagna che però non ha mai sporto denuncia. Nelle ultime settimane la situazione è ulteriormente precipitata tanto che la donna non si è mai presentata a scuola dall’inizio dell’anno scolastico.
Solo nell’ultimo suo fine settimana di vita Carmela Girasole si era presentata due volte al pronto soccorso per mal di testa, ma una collega ricorda che già lo scorso febbraio, prima di intrecciare la relazione con l’uomo che oggi è indagato, la 45enne le aveva inviato un messaggio audio spiegando che il medico l’aveva invitata ad andare in ospedale dopo che era svenuta.
Alla lente
Al momento dunque gli elementi sono almeno tre: la maestra e il fidanzato conducevano una vita quantomeno movimentata scandita da liti violente: lei aveva sul corpo anche di lividi che le indagini mediche dovranno stabilire se compatibili con percosse oppure cadute.
Allo stesso modo Carmela Girasole da tempo soffriva di pesanti mal di testa e gli esiti dell’autopsia saranno determinanti per capire se il tragico epilogo sia in qualche modo collegato a precedenti traumi.
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