CronacaGarda

Lungolago del Garda, la magia di una passeggiata in ogni stagione

Dalle prime luci dell’alba ai tramonti dorati, un racconto di atmosfere, ritmi e sensazioni che rendono uniche le rive gardesane
Un tratto del lungolago di Salò, in autunno sempre suggestivo
Un tratto del lungolago di Salò, in autunno sempre suggestivo
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Tutti i paesi del Garda ne hanno uno, ognuno con le sue caratteristiche, le sue panchine, i suoi alberi d’olivo e d’arancio amaro, i suoi locali, i suoi ritmi. Sono palcoscenici di passeggiate romantiche, incontri, socialità.

Parliamo dei lungolago, passeggiate con vista sullo spettacolo grandioso della distesa d’acqua dolce.

Alba sul lago

Ritagliarsi del tempo per una camminata sul lungolago è una di quelle esperienze che ricaricano l’anima. In ogni stagione e in ogni momento della giornata.

All’alba, quando il lago è una lastra di vetro e il cielo si tinge di rosa, camminare in riva al lago, in solitudine, è quasi un’esperienza mistica. Gli unici rumori sono i garriti dei gabbiani, il tintinnio delle sartie delle barche a vela cullate dal vento e l’acqua che lambisce dolcemente la riva.

C’è pace, ma anche vita: qualche pescatore che getta l’amo, chi porta fuori il cane prima della giornata di lavoro, chi fa jogging di buon’ora. Sconosciuti, ma complici nell’apprezzare la bellezza del lago alle prime luci del giorno.

Vita di giorno

Durante il giorno le passeggiate si animano: aprono bar, ristoranti, attività e negozi – e i lungolago diventano salotti a cielo aperto, il centro vitale dei borghi rivieraschi, dove si respira l’atmosfera di una vacanza perenne. Un cappuccino cremoso e una brioche calda gustati al tavolino di un bar sul lungolago sono l’inizio di giornata perfetto.

È qui, sul lungolago, che va in scena la dolce vita gardesana: chiacchiere, risate, profumo di caffè, shopping, via vai di biciclette, famiglie, bambini.

Tramonti e quiete

Così fino al tramonto, che sul Garda è uno spettacolo teatrale, con l’acqua che si accende dei riflessi ramati del sole che scende dietro le colline e del color oro delle luci dei lampioni.

È l’ora dell’aperitivo, un rito collettivo che si rinnova ogni giorno, con le tonalità dello spritz che si intonano a quelle del cielo riflesso sull’acqua. Scende la sera, e con lei quel senso di pace che solo il lago d’inverno sa suscitare. I rumori della vita quotidiana si affievoliscono e il sottofondo musicale torna a essere quello delle onde.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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