Lumea, il progetto che valorizza i sapori lumezzanesi Doc

Angelo Seneci
Tre prodotti per iniziare: il gelato Alpe Lume, la brioche Dolce Lume e il pane Pan di Lume. L’obiettivo è promuovere la gastronomia locale con ricette che rappresentino i sapori autentici di questo territorio
La presentazione del progetto - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione del progetto - © www.giornaledibrescia.it
AA

È stato presentato a un pubblico numeroso e attento il progetto di valorizzazione della gastronomia locale «Lumea – i sapori di Lumezzane», nato dalla collaborazione tra l’assessorato al Commercio, la Pro Loco Lumezzane APS e l’Associazione Lumezzane Commercianti Insieme-APS. Un’iniziativa che punta a creare un’identità culinaria forte e riconoscibile per la Valgobbia, valorizzando tradizioni e professionalità.

Alla presentazione, insieme all’assessore al Commercio Rocco Ferraro, hanno partecipato il sindaco Josehf Facchini, l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Simona Tironi e i presidenti delle associazioni Roberto Stefana ed Elisabetta Montini. A illustrare i contenuti del progetto sono stati Luigi Groli, presidente del Consorzio pasticceri, Stefano Lazzaroni del sindacato panificatori e lo chef Carlo Bresciani, presidente del Comitato gastronomico.

Proprio dal comitato sono nate le prime creazioni: il pane «Pan di Lume», il dolce «Dolce Lume» e il gelato «Alpe Lume», presto disponibili nei locali cittadini. Prodotti che nel nome richiamano Lumezzane e le sue radici, con la speranza che diventino parte delle abitudini quotidiane, magari sostituendo il classico «cappuccio e brioche» con un «cappuccio e Dolce Lume».

Significati

Il nome Lumea richiama la città e al tempo stesso evoca il «lume», simbolo di luce e autenticità. «Obiettivo del progetto – ha sottolineato Ferraro – è promuovere la gastronomia locale con ricette che rappresentino i sapori autentici di Lumezzane. Ogni anno il Comitato Gastronomico sceglierà nuove creazioni, raccolte in un archivio storico cartaceo e digitale». L’iniziativa coinvolge tutta la filiera: chef, panificatori, pizzaioli, pasticceri, baristi e gelatai.

Accanto ai prodotti, sono previsti corsi di formazione e workshop per diffondere la cultura del cibo. Entro il 2028 sarà pubblicato un ricettario intitolato «La memoria del gusto», destinato a tramandare le eccellenze della città. «Ci auguriamo – ha concluso il sindaco Facchini – che Lumea diventi un marchio riconoscibile, simbolo di orgoglio e punto di riferimento per chi cerca qualità». Un progetto che vuole sostenere l’economia locale e rafforzare il legame dei cittadini con la propria tradizione gastronomica, incentivando l’acquisto di prodotti della filiera a chilometro zero.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...