CronacaBassa

L’antica necropoli di Travagliato tornerà a vivere grazie a una mostra

Alice Resconi
Dal 21 aprile esposti per la prima volta al museo Mume di Travagliato gli oggetti rinvenuti durante gli scavi per la Sp19
Reperti della mostra archeologica di Travagliato - Foto © www.giornaledibrescia.it
Reperti della mostra archeologica di Travagliato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Vasi, monete e oggetti quotidiani che caratterizzarono la vita dei nostri avi tra II e IV secolo d.C. ritornano alla luce. I resti della necropoli ritrovata in via dei Brusati a Travagliato saranno infatti esposti grazie alla mostra archeologica promossa dal Comune e dalla Proloco, con la collaborazione della Soprintendenza di Bergamo e Brescia e della Soprintendenza di Milano, dal 21 aprile al 29 giugno, nei giorni di venerdì, sabato e domenica.

«Le scoperte sono avvenute durante i lavori di ampliamento della Sp19 qualche anno fa sul nostro territorio - sottolinea la consigliera Francesca Orlandi -. Fino ad ora i reperti erano in restauro presso la Soprintendenza di Brescia che ci permetterà di renderli visibili, in questi mesi, per la prima volta. Abbiamo organizzato un percorso che si snoda in tre stanze: nella prima ci sarà un video che mostra le fotografie degli scavi, nella seconda un video che metterà in scena il rito funerario di epoca romana e la riproduzione di una tomba cappuccina mentre nella terza stanza saranno esposti i reperti veri e propri».

Nella necropoli che ha accolto i defunti di una comunità vissuta in tarda età imperiale romana sono stati infatti rinvenuti i corredi funebri che servivano ad accompagnare il morto nell’aldilà: «Ci sono oggetti legati alla vita quotidiana come vasi e monete - continua la consigliera -. È molto interessante indagare il contenuto delle tombe perché questo ci permette di avvicinarci alla vita degli antichi, capire quali erano i loro usi e costumi».

Al Mume

Anche la collocazione della mostra, nel museo Mume del paese (l’ingresso è gratuito), ha un’importanza particolare: «Abbiamo deciso di chiamare la mostra "Musica per le anime" e di esporla nel nostro museo di strumenti musicali meccanici perché, tra la necropoli e la musica, c’è un profondo collegamento - conclude Francesca Orlandi -. La musica durante il funerale seguiva un rituale preciso: le sepolture infatti erano accompagnate da gesti e suoni che servivano ad affiancare il defunto nel trapasso verso il mondo dei morti. Anche il canto funebre con il sottofondo di strumenti a fiato era indispensabile per una buona cerimonia».

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