CronacaGarda

Il Garda va ancora a gonfie vele grazie ad americani e arabi

Simone Bottura
Il turismo lacustre, un tempo prevalentemente germanico, si sta differenziando grazie a un nuovo e diverso mix di presenze, più extraeuropee e internazionali
Turisti sulle spiagge del Lago di Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it
Turisti sulle spiagge del Lago di Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Presenze in linea con il 2023, nonostante le piogge di primavera. Ad agosto occupazione delle strutture ricettive al 95%, con un punto in più rispetto allo scorso anno.

Ottimi numeri, nonostante le crisi

Nonostante la crisi tedesca, la Brexit che si fa ancora sentire, le guerre, le incertezze dell’economia interna e i prezzi aumentati (per la camera d’albergo ma anche per tutto quello che le gira attorno, dai ristoranti ai servizi) il Garda si conferma polo turistico di grande richiamo e si appresta a replicare i numeri, positivi, della scorsa annata (nel 2023 il lago registrò 8 milioni di pernottamenti, sul totale provinciale di 13 milioni).

Per Marco Girardi, presidente del Consorzio Garda Lombardia, che rappresenta l’intera riviera bresciana, «il bilancio è positivo e se il meteo sarà favorevole la stagione continuerà fino ai primi di novembre. Le presenze, analizzando i dati dell’imposta di soggiorno, sono ai livelli del 2023».

La stagione turistica 2024 sul Lago di Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it
La stagione turistica 2024 sul Lago di Garda - Foto © www.giornaledibrescia.it

Calano gli inglesi

Se il numero dei pernottamenti resta sostanzialmente stabile, cambiano i mercati di provenienza dei turisti.

«Nella prima parte di stagione – dice Girardi – sono mancati soprattutto i tedeschi, poi tornati in massa ad agosto, con le vacanze dei bavaresi. Alla fine il calo di arrivi dalla Germania sarà attorno al 5%». Segno meno anche per il turismo scandivano e, soprattutto, anglosassone: «Ancora colpa della Brexit – continua Girardi – ma anche di certe strategie promozionali errate. Il Garda bresciano è stato promosso come meta di una vacanza outdoor che piace poco agli inglesi, più interessati a cultura ed enogastronomia. Sul Garda veronese infatti gli arrivi dal Regno Unito sono in aumento. Peccato, anche perché sono turisti che arrivano con voli charter e si spostano con mezzi e battelli, senza gravare su una mobilità al collasso».

Da dove arriva il turismo oggi

Il calo di certi mercati è comunque compensato dagli arrivi da Polonia, Repubblica Ceca e, anche se in percentuali ancora basse, dai nordamericani. Poi c’è il boom degli arabi: «Soprattutto a Limone – rende noto Girardi – ne sono arrivati molti, grazie a contratti stipulati da tre grosse agenzie turistiche. È una clientela che non pratica il turismo outdoor ed esce poco dall’albergo, se non per fare shopping. Fanno soggiorni mediamente molto lunghi, di una settimana. È un turismo nuovo, che va analizzato e compreso, ma certamente in espansione. Non a caso Emirates sta pianificando un volo low cost su Bergamo».

Gli americani e i canadesi

Andrea Maggioni, coordinatore di Confesercenti per il lago di Garda e vice presidente di Visit Brescia, mette l’accento sulla crescita degli arrivi da Stati Uniti e Canada: «Se la presenza di lombardi, tedeschi, austriaci e olandesi è una certezza, la notizia degli ultimi due anni è la sensibile presenza di turisti nordamericani tra le vie dei centri storici. Basti pensare che la presenza di americani ha subìto un incremento del 295% nel 2022 passando da 39mila a 115mila in provincia di Brescia».

I nuovi turisti arrivano da Medioriente e Nordamerica - Foto © www.giornaledibrescia.it
I nuovi turisti arrivano da Medioriente e Nordamerica - Foto © www.giornaledibrescia.it

Insomma il turismo gardesano, un tempo monocolore e prevalentemente germanico, si sta differenziando grazie a un nuovo e diverso mix di presenze, più extraeuropee e internazionali. I grandi numeri li garantisce ancora il vecchio continente, Germania in primis, ma la nuova tendenza è chiara.

Quanto spendono i nuovi turisti

«La crescita delle presenze americane in tutto il Garda bresciano e degli arabi nell’alto lago – continua Maggioni – sta compensando la lieve flessione delle presenze nord europee. Anche in termini di potere di spesa: gli statunitensi, ad esempio, sono primi per volume d’acquisti. Secondo Expedia un cliente tedesco spende mediamente 188 dollari al giorno, un nord americano 447».

Ad ogni modo, se il meteo sarà benevolo, mancano ancora quasi due mesi al termine della stagione. Solo allora si potranno avere dati definitivi e più attendibili.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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