Lago d’Iseo «pieno» per la stagione irrigua: «Ora servono fondi per la diga Fosio»

Veronica Massussi
Lo dice il Consorzio dell’Oglio: «Ha 90 anni e necessita di interventi di consolidamento»
Il lago d'Iseo pieno dopo la pioggia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il lago d'Iseo pieno dopo la pioggia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una situazione favorevole come non si vedeva da tempo è quella del lago d’Iseo che, viste le piogge e gli accumuli di neve in quota, può garantire, almeno nei prossimi mesi, una quantità d’acqua ottimale per l’inizio della stagione irrigua.

A fare il punto è Claudio Gandolfi, presidente del Consorzio dell’Oglio, ente che regola il livello e gestisce la traversa di Sarnico: «Può essere questo l’anno giusto per far fronte alle criticità che, nei periodi di emergenza siccitosa o di piena, non possono essere affrontate a mente lucida – afferma Gandolfi –. Mi riferisco in primis alla manutenzione straordinaria della traversa di Sarnico e alla richiesta di finanziamento inoltrata per l’adeguamento antisismico e poi alla creazione di modelli di previsione per gestire nel modo migliore gli afflussi idrici e i rilasci, a seconda dei bisogni».

Il Consorzio infatti ha come finalità la regolazione del livello del lago in relazione alle derivazioni delle utenze a valle. Per quanto riguarda la diga Fosio di Sarnico che ha compiuto novant’anni nel 2023, l’ente ha richiesto un finanziamento per la manutenzione straordinaria di circa 9 milioni di euro, ma non l’ha ancora ricevuto. È proprio quello a cui fa riferimento il presidente quando parla di criticità: «La traversa, con le sue paratie, ha ben funzionato per novant’anni, ma non può andare avanti altrettanti senza sostituzioni idonee e consolidamento dei piloni».

Il progetto

La diga Fosio contribuisce alla regolazione dei livelli del lago. Ad oggi sono stati erogati un milione e mezzo di euro, il primo lotto dell’intero progetto, che saranno utilizzati per l’adeguamento sismico della casa di guardia Fosio, che ospita i dipendenti del Consorzio, per rifare le scale di accesso e la passerella e per collegare, tramite alcune barre di acciaio, le quattro pire ai cassoni di fondazione, per consolidare la struttura. Per le opere in subalveo, invece, che prevedono somme ingenti proprio per la necessità di essere effettuate in acqua, l’ente è in attesa degli altri contributi. Solo in questo modo infatti si potrà avere un’infrastruttura perfettamente rinnovata sia dal punto di vista antisismico sia strutturale.

Un’opera collaterale è da poco terminata ed è l’interconnessione idraulica tra fiume e lago, tramite una scala di rimonta per i pesci. Questa parte è stata cofinanziata da Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto «Gardiian» per un importo di 450mila euro.

Nel frattempo, date le continue piogge, il lago è in fase di riempimento, fino a raggiungere gli 85 milioni di metri cubi di acqua che costituiranno la riserva idrica dei prossimi mesi, sempre che a un certo punto smetta di piovere.

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