Commando di notte in gioielleria, maxi furto di preziosi a Isorella

Erano in tanti, sono stati fulminei, hanno forzato due porte blindate, distrutto gli espositori a vetrina e si sono fiondati su oro e gioielli, fuggendo con un bottino ingente: questa la cronaca minima del furto messo a segno ai danni della gioielleria Iso Gold di Isorella.
I fatti risalgono alla notte di lunedì. Era «solo» mezzanotte e siamo lungo il Naviglio che taglia il paese, ossia nella via centrale, XX Settembre, che è parallela alla strada provinciale; il bar confinante con la gioielleria aveva chiuso molto presto, entro le 20, ma lì non ci sono solo negozi e attività, anche abitazioni e, non molto distante, c’è pure la caserma dei Carabinieri. Insomma, il tempo a disposizione dei malviventi per agire era limitatissimo: e loro lo sapevano e sono stati rapidi e sincronizzati: in circa cinque minuti hanno portato a termine il colpo.
Negozio ripulito
I Carabinieri, altrettanto rapidi a intervenire, dopo poco erano lì, e adesso sono in corso le indagini per cercare di ricostruire l’accaduto e risalire agli autori. Estremamente utili potrebbero essere i filmati delle telecamere, sia del sistema di videosorveglianza del paese, sia quelle interne della gioielleria.
Stando alle informazioni raccolte fino ad ora, avrebbero agito in ben sette persone, giunte nei paraggi forse qualche ora prima su due auto con targa contraffatta, probabilmente rubata e poi apposta sopra una vettura diversa per confondere chi indaga.
Per entrare in azione hanno manomesso la serranda, riuscendo ad alzarla quel tanto che è bastato per permettere ai ladri di intrufolarsi nel negozio strisciando per terra. Quando sono arrivati militari e titolare (che vive in un paese limitrofo), era alzata, non di molto, e bloccata: evidente che fosse stato quello il varco.

Davanti alla banda di specialisti, evidentemente anche ben attrezzati, non una, ma due porte: quella di ingresso e, dopo l’atrio, una di sicurezza e accesso al locale vero e proprio della gioielleria.
Essendo blindate, sono state forzate in qualche modo, forse usando dei martinetti idraulici. Il vetro è stato trovato crepato, ma non infranto.
La razzia
Poi, via dentro: sono riusciti a distruggere le vetrine del banco e un paio delle altre presenti nel negozio. L’oro e i gioielli sono stati i loro obiettivi prediletti, refurtiva difficilmente rintracciabile e facilmente ricettabile.
Non hanno mirato all’argento o agli orologi; non si sa se per scelta o esigenze di rapidità.
Poi, in men che non si dica, via fuori, veloci. Il sistema di allarme è scattato, avvertendo il titolare, che in una ventina di minuti era lì, trovando già i Carabinieri all’opera.
Ora il negozio, operativo da più di vent'anni, è costretto anche a rimanere chiuso per riparare i danni interni subiti e ristabilire le necessarie condizioni di sicurezza: la forte speranza del titolare è di poter riaprire in una quindicina di giorni. Fuori è affisso un cartello e il numero di telefono: «Si avvisa la gentile clientela che il negozio riaprirà il prima possibile».
Sono in corso, naturalmente, anche le procedure necessarie per stimare con esattezza l’entità del bottino dei malviventi: viene definito «ingente». Diversi sono stati gli isorellesi che hanno espresso dispiacere e rammarico per l’accaduto, esprimendo solidarietà al commerciante.
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