La sindaca Castelletti: «Lo Ius scholae è un’esigenza»

«Stavamo pensando a come elaborare un progetto simbolico. Bene l’apertura di Forza Italia, auspico che la discussione a Roma vada a buon fine»
La sindaca di Brescia Laura Castelletti - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
La sindaca di Brescia Laura Castelletti - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
AA

In Loggia di cittadinanza si parla da tempo, nella consapevolezza che le uniche misure che un Comune può mettere in atto sono simboliche.

Ma siccome spesso è il silenzio a rendere viziata l’aria dei diritti, se ne è discusso: ad arrovellarsi su come poter far sentire a tutti gli effetti parte della comunità i giovani senza cittadinanza italiana sono la consigliera Raisa Labaran e l’assessora Anna Frattini, a cui la sindaca ha chiesto di studiare un progetto o, come lo chiama la stessa Laura Castelletti, un modello.

«Lo Ius scholae risponderebbe a un bisogno che indubbiamente esiste: la scuola è il luogo sul quale la nostra Amministrazione punta. Io stessa ho colto il disorientamento e la sofferenza di tanti ragazzi, cresciuti senza potersi riconoscere appieno nella nostra comunità. Per questo - spiega la sindaca - in primavera avevo incaricato Labaran e Frattini di pensare a un modello. Abbiamo escluso l’idea della cittadinanza onoraria come fa Bologna, ma è chiaro che noi avremmo potuto dare un riconoscimento simbolico. Oggi siamo facilitati da questa apertura di Forza Italia sul tema e auspico che la discussione a Roma vada a buon fine. Chiaramente, in quel caso, il nostro disegno verrebbe superato dalla legge».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.