La denuncia di Cesare: «I bus mi lasciano a piedi, così è un calvario»

Arriva l’estate, ma in Franciacorta per chi cerca di spostarsi con i mezzi è difficile chiamarla bella stagione. Una sessantina di pendolari dei bus ha così deciso, per la prima volta, di prendere carta e penna per chiedere il ripristino del servizio normale.
Tra loro c’è anche Cesare Garbarini, 24enne di Colombaro di Corte Franca. Il giovane, nonostante alcune disabilità che non consentono la guida, ogni giorno raggiunge in autonomia Chiari, dove lavora nel settore della raccolta differenziata.
La lettera
«Per arrivare al lavoro - spiega Cesare - ora non c’è più la corsa normale verso Rovato e poi Chiari. Devo partire prima, prendere il bus che va a Palazzolo - in tutt’altra direzione - e che poi va a Chiari». Al suo fianco c’è anche il papà, Beniamino, che aggiunge: «Ho perso il conto delle volte in cui devo prendere l’automobile e recuperarlo in vari punti della Franciacorta. Basta che si ammali un autista - cosa che accade, come a tutti - che inizia il calvario. I costi salgono, ma il servizio peggiora».
Da qui la lettera, consegnata all’Agenzia della Mobilità di Brescia, con il supporto del circolo Legambiente Basso Sebino. Per il presidente, Dario Balotta, «In contrasto con quanto previsto dal contratto di servizio tra Agenzia e Arriva anche quest’estate, come nel 2023 vengono tagliate le linee Iseo Polaveno (completamente) e la Iseo Paratico Sarnico (9 corse su 11). Rispetto al 2023 si fa addirittura peggio», con la Iseo Rovato Chiari passata da 8 corse a 2.
I treni
I problemi non riguardano solo la gomma, ma pure la rotaia. «Molti dei firmatari sono costretti a usare il mezzo privato anche per raggiungere la stazione di Rovato», da dove centinaia di persone partono ogni giorno verso Brescia e Milano. «Il tutto senza considerare la dozzina di soppressioni programmate ogni giorno». Da qui l’appello all’assessore regionale Franco Lucente e ai sindaci della Franciacorta, vecchi e nuovi: «Ritirare - chiosa Balotta, di Legambiente - l’autorizzazione ai tagli che ha dato l’Agenzia ad Arriva, imporre il rispetto del contratto e mettere a gara il servizio come previsto da Regione oltre 5 anni fa».
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