La complicata realtà dei centri commerciali bresciani, dal Margherita d’Este al Flaminia

A Brescia si discute da anni del destino delle cattedrali dello shopping. Oltre al caso dell’ex Freccia Rossa, ci sono gli esempi di San Polo e di via Sorelle Ambrosetti con i loro tentativi di rilancio
  • Abbandono e degrado al Freccia Rossa
    Abbandono e degrado al Freccia Rossa - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Abbandono e degrado al Freccia Rossa
    Abbandono e degrado al Freccia Rossa - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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    Abbandono e degrado al Freccia Rossa - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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    Abbandono e degrado al Freccia Rossa - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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    Abbandono e degrado al Freccia Rossa - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Abbandono e degrado al Freccia Rossa
    Abbandono e degrado al Freccia Rossa - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Abbandono e degrado al Freccia Rossa
    Abbandono e degrado al Freccia Rossa - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
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Sacchi della spazzatura ammassati contro un muro, due ragazzi accucciati armeggiano in un angolo in una borsa di quelle colorate per fare la spesa mentre un terzo controlla. Altri tre ballano sulla balconata che si affaccia su via Folonari, odore di urina ovunque e, sul ballatoio a cui si arriva percorrendo delle scale mobili ferme, coperte e giacigli di disperati.

Il Freccia Rossa, oggi, è un fantasma la cui desolazione stride con il brulicare della palestra di fronte e il via vai del parcheggio creato nel piazzale dopo la chiusura di quello sotterraneo. Un non-luogo che sembra essere estraneo al resto della città. Il degrado del centro commerciale di viale Italia a Brescia, però, potrebbe avere le settimane contate. Ma solo il tempo dirà se il progetto di rilancio andrà a buon fine.

Al Margherita d’Este

  • Il Margherita d'Este a San Polo
    Il Margherita d'Este a San Polo - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il Margherita d'Este a San Polo
    Il Margherita d'Este a San Polo - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il Margherita d'Este a San Polo
    Il Margherita d'Este a San Polo - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il Margherita d'Este a San Polo
    Il Margherita d'Este a San Polo - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il Margherita d'Este a San Polo
    Il Margherita d'Este a San Polo - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it

Non è la prima volta, infatti, che in città si discute delle cattedrali dello shopping: è successo pochi anni fa anche con il Margherita d’Este. Per il rilancio del centro di San Polo, costruito nel 1986, prima si ipotizzò un futuro come polo del benessere e del cibo bio e vegetale, poi si ripiegò sul low cost con il supermercato Aldi, Cianfrus, Action e qualche altra attività storica.

Oggi come sta andando? Passeggiando l’impressione è di desolazione, la maggior parte dei negozi sono chiusi, ma persone sedute ai tavolini dei bar ce ne sono. La maggior parte dei negozi è a piano terra, al primo piano restano gli storici gioielleria Lamperti e l’outlet di Ovs. Al secondo la palestra, i saloni Ok Estetica e Capelli.

«Non mi posso lamentare – racconta Marco Jervasi che nel 1986 aprì il negozio di calzolaio e multiservizi e, ora, ha anche il bar Azdora – siamo stati 5 anni senza supermercato e da due anni, da quando è arrivato Aldi, tutto è cambiato. San Polo ha un bacino di 60mila persone e qui ci devono venire». «Se aprissero più negozi – dice una commessa – potrebbe andare meglio, ma non ci possiamo lamentare».

Al Flaminia

  • L'ingresso del centro commerciale Flaminia
    L'ingresso del centro commerciale Flaminia - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'ingresso del centro commerciale Flaminia
    L'ingresso del centro commerciale Flaminia - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'ingresso del centro commerciale Flaminia
    L'ingresso del centro commerciale Flaminia - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'ingresso del centro commerciale Flaminia
    L'ingresso del centro commerciale Flaminia - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it

Musica diversa al Flaminia in via Sorelle Ambrosetti dove, da quando la Coop si è trasferita nel polo di fronte, è calato il lavoro, ma i negozi sono quasi tutti occupati, la maggior parte dagli esercizi storici: ci sono due bar, uno in ristrutturazione che sarà anche pizzeria, una nuova palestra, l’estetica, la parrucchiera, la banca, l’ottico, la merceria, un locale notturno, la valigeria, un negozio di giocattoli, il lavasecco e, al posto del supermercato, due maxistore di abbigliamento.

«Se avessero fatto l’ingresso solo dall’interno – dice Marco Valentini della "Fotoottica Salgari" – ci sarebbe più passaggio e aiuterebbe. Questo un po’ ci penalizza». «Ho aperto a dicembre – racconta Davide Megla, titolare de "Il trenino toys" –, potrebbe andare meglio. E mi aiuterebbe soprattutto avere un’insegna all’esterno, ma non riesco ad avere i permessi, quindi alcuni non sanno che sono qui».

«Le cose non vanno al massimo, ma non mi lamento – dice il calzolaio Donato De Angelis –. Quando c’era la Coop c’era più passaggio e quello conta molto».

Presto, secondo quanto si mormora tra i corridoi, a completare il puzzle delle vetrine, dovrebbe riaprire anche il ristorante cinese chiuso durante il lockdown. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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