La banda larga si diffonde: addio borghi isolati nel Bresciano

Connessione. Tutto (o quasi) al giorno d’oggi dipende dalla connessione. Non è necessario scomodare Marshall McLuhan e il suo villaggio globale o tirare in ballo Tim Berners-Lee e la nascita del world wide web per capire l’importanza di internet e - al di là di giudizi positivi o negativi - l’influenza che ha sulle vite di tutti noi.
È dunque difficile immaginarsi delle aree senza copertura, zone abbandonate mentre il mondo si evolve con discreta velocità giorno dopo giorno. Eppure il problema esiste, è conosciuto, e da qualche anno si cerca di porvi rimedio per limitare il «digital divide» ed evitare che si generino alcuni territori di serie A e altri di serie B. Una questione che in realtà, per quanto riguarda le linee nelle case, non colpisce in modo grave il territorio bresciano, totalmente connesso e sprovvisto della fibra ottica solo in pochissime località.
Valsabbia e laghi
Ma con l’Adsl è coperto tutto il territorio. «In tanti comuni della Valsabbia la fibra arriva in alcun edifici, ma non in tutte le abitazioni - spiega il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini -. Sicuramente è un servizio che va implementato per garantire maggiore velocità di connessione e so che le Amministrazioni si stanno muovendo, anche grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Discorso sostanzialmente identico anche per le località collocate sui due laghi. «La copertura c’è e ha un buon livello - evidenzia il presidente della Comunità montana alto Garda Davide Pace -. Stanno implementando la fibra in tutte le zone e gli unici problemi sono ancora quelli legati alle reti mobili». La banda larga non arriva sul Guglielmo, ma «la rete copre tutte le aree, anche quelle periferiche del Sebino - precisa Marco Ghitti, presidente della comunità montana -: a Montisola si affidano a gestori che utilizzano antenne e non cavi».
Valcamonica e Valtrompia
Nelle due valli più popolose la situazione nel complesso è positiva, logicamente con differenze tra comuni e località posizionate in aree differenti. «Fino a Marcheno non ci sono problemi perché i grandi player hanno la volontà di investire dove c’è mercato - spiega Massimo Ottelli, fino a pochi giorni fa presidente della Comunità montana della Valtrompia -. Nelle fascia più alta si sta completando un progetto relativo a un bando europeo con Intred e dunque a breve dovrebbe migliorare la connessione anche nelle periferie».
In Valcamonica sono parecchie le zone in cui non prende il cellulare, ma la linea Internet nelle case è garantita. «Negli ultimi anni Open Fiber ha coperto con la banda ultralarga numerose aree e ha in previsione di lavorare anche sull’alta valle - specifica Mauro Testini, presidente dell’Unione dell’alta Valcamonica -. Ci sono alcune valli laterali scoperte, ma negli ultimi anni non abbiamo riscontrato grosse difficoltà, anche perché già nel 2006 la Comunità montana era stata antesignana costituendo la rete di fibra ottica più grande d’Europa».
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