Israele-Iran, notte di missili: attaccati siti nucleari e Microsoft
Notte di attacchi bilaterali tra Israele e Iran, quella tra il 19 e il 20 giugno. L’Aeronautica militare dello Stato ebraico – secondo quanto diffuso dalle milizie israeliane e dai media israeliani – ha effettuato un’ondata di attacchi su Teheran, prendendo di mira decine di strutture militari e siti di ricerca nucleare iraniani.
I siti colpiti
What did the IDF accomplish in Iran overnight?
— Israel Defense Forces (@IDF) June 20, 2025
✈️60+ fighter jets struck dozens of military targets in Iran using approximately 120 munitions.
⭕️Several industrial sites used to manufacture missiles were struck in the Tehran area. These sites served as a key industrial center… pic.twitter.com/lQtxFIbFyc
Oltre 60 aerei da combattimento sono stati coinvolti negli attacchi sganciando 120 munizioni, rendono noto le Idf. Tra gli obiettivi figuravano «diversi siti di produzione missilistica industriale» a Teheran, siti che in passato rappresentavano il «cuore industriale del Ministero della Difesa iraniano; siti militari che producevano componenti missilistici e impianti per la produzione di materie prime utilizzate per la fusione dei motori missilistici». Gli attacchi hanno colpito anche il «quartier generale del progetto nucleare Spdn», affermano le Idf.
Altro attacco a Be’er Sheva
In mattinata, un missile balistico iraniano ha penetrato le difese israeliane cadendo a Be’er Sheva, nel centro sud dello Stato ebraico. Secondo Time of Israel si registrano danni ma nessun ferito, mentre secondo l’Mda (lo scudo rosso di David) il servizio medico d'emergenza e protezione civile israeliano, i feriti sarebbero sette.
L’ordigno è caduto nel parcheggio dell’azienda Microsoft, vicino a edifici residenziali distruggendo diversi appartamenti e lasciando un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati.
#BREAKING
— Tehran Times (@TehranTimes79) June 20, 2025
Iran's missile struck near a Microsoft site, amid reports the company is working with the Israeli military on AI and missile-tracking technology. pic.twitter.com/TDYRG4NwQz
Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che «il sito Microsoft di Be’er Sheva è stato attaccato perché collabora con l’esercito israeliano».
Trump e l’Europa
Nel frattempo il presidente americano Donald Trump, che aveva dichiarato di valutare un eventuale attacco all’Iran e che nelle scorse ore ha approvato i piani d’attacco, prende tempo temendo i rischi di una missione incompiuta. La Situation Room è divisa e il segretario alla Difesa Heghset pare messo ai margini. Il messaggio affidato da Trump alla portavoce della Casa Bianca è di apertura: «Si può negoziare».
Oggi a Ginevra si terrà il vertice dei ministri degli Esteri di Germania, Francia e Gran Bretagna con l’iraniano Araghchi.
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