Iseo, restaura l’opera danneggiata e la dona a chi l’ha vandalizzata

Il circolo di pietre creato da Rita Siragusa, in analogia al Cromlech di Stonehenge, posizionato sul sagrato laterale del Santuario Madonna della Neve di Iseo, era stato vandalizzato prima dell’inaugurazione della mostra «Derive cromatiche e approdi materici», tenutasi domenica 15 giugno.
La «location» infatti, pur con molti richiami alla spiritualità del luogo, è un punto d’incontro per ragazzi, che si ritrovano qui con le bottiglie, tanto che spesso c’è stato bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine. La decisione dell’artista è stata un’«Extrema ratio» che la classifica come una speranza nelle giovani generazioni e una «auto-responsabilizzazione» verso le loro azioni. La scelta infatti, scritta su un paio di fogli lasciati appesi a uno dei sei monoliti del «Cromlech celestiale, 2025» è stata quella di donare a questi ragazzi, sconosciuti, l’opera d’arte, realizzata in pvc, ferro, alluminio, acciaio, rame, ottone, con tanto di autentica.

«Cari ragazzi – scrive Siragusa – ho riflettuto e ho pensato di restaurare nuovamente l’opera danneggiata e una volta finita la mostra ve la voglio regalare! Sicuramente riuscirete a venderla come pezzo unico e guadagnare qualche soldino che potete dividervi. Vi allego l’autentica che vi aiuterà nella vendita. Spero che con questo mio dono possiate salvaguardare da atti vandalici le mie opere lavorate con passione e sacrificio. Credo in voi giovani».
La mostra
Il «Cromlech» di Siragusa vuole instaurare un ponte tra la terra e il cielo, così come i megaliti celti; le sue opere sono costruite su un intenso rapporto con il territorio ma tendono all’ultraterreno, lasciando spazio ad un’interpretazione libera. Le altre opere monumentali dell’artista facenti parte della mostra sono collocate sul lungolago Marconi di Iseo, sotto il quadriportico del palazzo comunale, al Castello Oldofredi e sul lungolago di Clusane d’Iseo.
Rimarranno esposte fino alla fine di settembre con la speranza che siano presenti solo negli scatti fotografici delle persone e nel loro immaginario, perché fonte di riflessioni e pensieri e non di atti vandalici o di sottrazione di parti. La mostra diffusa «Derive cromatiche e approdi materici» vede la presenza, insieme a Siragusa, dell’artista Sonia Costantini che, per la tipologia di opere, espone all’interno del palazzo della Fondazione L’Arsenale, in via Sombrico.
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