Iran, Khamenei: «Nessuna pietà per i leader israeliani»

La Redazione Web
Dopo che Trump ha chiesto a Teheran una resa incondizionata, l’ayatollah si è espresso su X
L'ayatollah Ali Khamenei - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
L'ayatollah Ali Khamenei - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha affermato, in un post su X, che il suo Paese non mostrerà «alcuna pietà» nei confronti dei leader israeliani, poche ore dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto a Teheran una «resa incondizionata».

«Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti», ha scritto.

Trump e Israele

Ieri Trump aveva chiesto la resa incondizionata della Repubblica Islamica ventilando che gli Stati Uniti potrebbero facilmente assassinare Khamenei. In un ampio reportage, il New York Times scrive che, con Trump che suggerisce che gli Stati Uniti potrebbero essere coinvolti direttamente nel conflitto, ci sono ora «poche indicazioni che la guerra possa essere portata a una rapida conclusione attraverso la diplomazia».

«Quando Trump si è svegliato venerdì mattina, il suo canale televisivo preferito, Fox News, trasmetteva immagini ininterrotte di quello che veniva descritto come il genio militare di Israele. E Trump non ha resistito a rivendicare un po’ di merito», dice il giornale, descrivendo poi nel dettaglio il cambiamento di opinione del presidente Usa sull’Iran avvenuto negli ultimi mesi e giorni.

Sostegno

Secondo il report, quando il primo ministro Benyamin Netanyahu ha visitato la Casa Bianca a febbraio, ha tenuto una presentazione al presidente nello Studio Ovale sul programma nucleare iraniano. Invece di scegliere di unirsi all’assalto o di non fare nulla, Trump inizialmente ha scelto una via di mezzo, e ha deciso di dare a Israele «un sostegno, ancora non reso noto, da parte della comunità di intelligence statunitense per portare a termine l’attacco».

Israele ha iniziato a pianificare gli attacchi contro l’Iran a dicembre, dopo che la decimazione del gruppo terroristico Hezbollah e la caduta del regime di Assad in Siria hanno aperto un corridoio aereo, riporta il Nyt.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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