Inventano un debito per costringerlo a fare una rapina: lui li fa arrestare

La vittima invece di aggredire il cassiere del negozio individuato ha chiamato i carabinieri: un 21enne è in carcere, un 19enne ai domiciliari
Carabinieri - © www.giornaledibrescia.it
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Hanno inventato un debito inesistente per estorcere denaro e, non contenti, hanno provato a costringerlo a commettere una rapina a mano armata, ma il giovane ha avuto il coraggio di denunciarli, facendoli finire in manette.

I provvedimenti

I Carabinieri della Compagnia di Brescia hanno dato esecuzione a due ordinanze di misura cautelare – emesse dal Gip del Tribunale di Brescia su richiesta della Procura della Repubblica – nei confronti di due presunti responsabili del reato di estorsione continuata e aggravata in concorso ai danni di un 22enne residente in provincia.

I provvedimenti riguardano un 21enne, per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere, e un 19enne, sottoposto agli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico. Risulta inoltre indagato un terzo soggetto minorenne, per il quale procede la Procura presso il Tribunale per i Minorenni.

La dinamica

L’attività è partita dagli arresti dello scorso maggio. In quell’occasione, la vittima, dopo essere stata colpita con schiaffi e pugni, era stata costretta dai tre a recarsi presso un esercizio commerciale della città per compiere una rapina utilizzando uno spray urticante, per «rientrare» da un presunto, ma inesistente, debito di 700 euro legato ad uno scambio di droga.

Il ragazzo non si è fatto intimidire e invece di entrare nel negozio ha chiamato il 112. Le successive indagini, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brescia anche attraverso accertamenti tecnici sui telefoni degli indagati, hanno permesso di documentare un ulteriore episodio estorsivo. In precedenza, sempre per il medesimo preteso debito, la vittima era stata costretta a consegnare 270 euro in contanti.

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