Cronaca

L’intelligenza artificiale fa parte della vita di 9 ragazzi su 10

È la fotografia scattata da Save The Children con un sondaggio contenuto nella XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo «Senza filtri»
Intelligenza artificiale e giovani (foto simbolica)
Intelligenza artificiale e giovani (foto simbolica)
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L’intelligenza artificiale fa ormai parte integrante della vita dei ragazzi: sono oltre il 92% quelli che tra i 15 e i 19 anni la usano, mentre gli adulti si fermano al 46,7%. Quasi un adolescente su tre (il 30,9) la utilizza tutti i giorni o quasi, il 43,3% qualche volta a settimana e soltanto il 7,5% non la utilizza mai. È la fotografia scattata da Save The Children, in vista della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 20 novembre, con un sondaggio contenuto nella XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo «Senza filtri».

I dati

Tra gli utilizzatori dell’AI il 63,5% ha trovato più soddisfacente confrontarsi con uno degli strumenti a disposizione piuttosto che con una persona reale. Il 49,1% li considera l’uso di questi strumenti fondamentale, mentre il 47,1% pensa che un uso maggiore lo aiuterebbe molto nella sua vita personale. Eppure questi stessi ragazzi – 8 su 10 – dicono di essere soddisfatti del loro rapporto con gli amici e anche della loro relazione con i genitori: il 78% se ne dichiara soddisfatto o molto soddisfatto (84% i ragazzi, 73% le ragazze), anche se il 31% afferma di aver avuto con loro gravi problemi.

Gli adolescenti mostrano dipendenza nei confronti del cellulare visto il 38% afferma di guardarlo spesso in presenza di amici o parenti e il 27% si sente nervoso quando non lo ha con sé. Più di uno su 8 è iperconnesso, mentre il 37% trascorre tempo sui siti porno per adulti. Il 60% dei 15-19enni è soddisfatto o molto soddisfatto di se stesso anche se nel 2007 era il 72%, con percentuali più elevate tra i ragazzi (71%) rispetto alle ragazze (50%). Nonostante ciò un 9% ammette di essersi isolato volontariamente per problemi di natura psicologica e ben il 12% ha usato psicofarmaci senza prescrizione.

Dialogo intergenerazionale

Meno della metà dei ragazzi e delle ragazze (49,6%) mostra un buon livello di benessere psicologico con un gap di genere tra maschi (il 66%) e femmine (34%) quando li si interroga su questo aspetto. Ma nella vita reale un adolescente su due non ha mai visitato mostre o musei nel 2024 (oltre il 60% nel Mezzogiorno), il 21,2% non è mai andato al cinema, il 46,2% non legge libri al di là di quelli scolastici. Il 18,1% non fa nessuna attività fisica, percentuale che sale al 29,2% nel Mezzogiorno. È «urgente un dialogo intergenerazionale per comprendere a fondo rischi e opportunità di questo cambiamento e per ridisegnare i percorsi educativi, le responsabilità e definire adeguate politiche» torna a chiedere Save The Children.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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