Insultava gli studenti, chiesta l’archiviazione per l’insegnante del Pastori

La Redazione Web
Per la procura non ci sono elementi per sostenere che abbia maltrattato i suoi studenti
L'ingresso dell'istituto Pastori a Brescia - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso dell'istituto Pastori a Brescia - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Per la procura non ci sono elementi per sostenere che abbia maltrattato i suoi studenti. Che le accuse rivolte nei suoi confronti dalla madre di un ragazzo bocciato al termine dello scorso anno scolastico siano fondate.

Sono queste le ragioni per le quali il sostituto procuratore Alessio Bernardi ha chiesto l’archiviazione della insegnante dell’Istituto Agrario Pastori di viale Bornata finita sotto accusa - e alla ribalte delle cronache nazionali - per un’antologia di insulti e atteggiamenti che per gli inquirenti non sono provati e che, qualora lo fossero, non sarebbero comunque tali da integrare alcuna fattispecie di reato.

L’insegnante era stata raggiunta da un esposto presentato all’ufficio scolastico regionale dai genitori di sette suoi alunni. Stando a quel documento la professoressa aveva detto cose pesantissime: «Non sei capace», «Sei un ritardato», «Sei un cretino». Ma anche: «L’umiliazione vi rende forti», «Chi arriva dalla provincia sarà sicuramente bocciato» e «Dovete soffrire perché vi fa bene». La prof. inoltre avrebbe messo in dubbio anche la veridicità di alcuni certificati, con affermazioni del tipo: «Adesso diventano tutti dislessici per pretendere la sufficienza», e pure spinto alcuni alunni «verso scuole private, dove i voti si comprano».

Dei genitori dei sette alunni che avevano già firmato l’esposto solo uno, una mamma, aveva deciso di rivolgersi anche alla giustizia, impugnando la bocciatura del figlio al Tar, che non ha concesso la sospensiva del provvedimento, e presentando denuncia per maltrattamenti in procura, che a distanza di un anno ha chiesto l’archiviazione del fascicolo.

In seguito alle azioni nei suoi confronti, l’insegnante, difesa dall’avvocato Federico Ghidotti, ha dovuto affrontare anche un procedimento disciplinare, tutt’ora in stand by in attesa degli sviluppi dell’inchiesta, che il 22 potrebbe arrivare al sipario. Per quella data è infatti prevista l’udienza davanti al gup Brugnara provocata dall’opposizione alla archiviazione presentata dalla madre dell’alunno bocciato. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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