Scontro con un’auto a Gargnano: gravissimo ciclista 33enne

Un 33enne di origini pakistane, da anni residente in Italia e dipendente del resort superlusso Lefay di Navazzo di Gargnano, è stato trasportato martedì sera in condizioni critiche in ospedale. Verso le 18.40, a poche decine di metri dall’ingresso secondario dell’albergo 5 stelle e delle scuole elementari si è scontrato frontalmente con un’Alfa Romeo condotta da un collega 23enne originario di Treviso che procedeva in senso opposto, dal bivio di Navazzo verso Briano.
L’impatto
Un urto violentissimo tra la vettura e la mountain bike a pedalata assistita. Il giovane ciclista ha battuto violentemente il capo contro il lato guida della vettura, sfondando il parabrezza. Catapultato dal cofano è quindi caduto a terra, dopo un volo di alcuni metri. L’incidente si è verificato in un tratto rettilineo di via Sasso. Tra i primi a prestare i soccorsi al ciclista apparso subito in condizioni critiche un medico straniero, in vacanza sul Garda, che casualmente si trovava sul luogo dell’impatto. Gli ha praticato il massaggio cardiaco sino all’arrivo dell’ambulanza. Sono accorsi anche alcuni residenti di Navazzo, turisti che avevano concluso la gita in montagna e dipendenti dell’albergo Lefay.
I rilievi
Presente anche una responsabile che, visibilmente scossa, ha fornito alcune indicazioni sul ferito agli agenti della Polizia locale di Gargnano che dovranno ricostruire la dinamica grazie alla testimonianza del conducente della vettura e di un testimone che ha assistito allo scontro. In supporto anche gli agenti di Toscolano Maderno che hanno sottoposto, come da procedura, l’automobilista all’alcol test. Per i soccorsi sono intervenuti l’ambulanza dei Volontari del Garda e l’eliambulanza decollata da Como. Gli elicotteri di Brescia, Bergamo e Verona e Trento erano del resto già impegnati in soccorsi primari.
Condizioni serie
Il giovane ciclista è stato a lungo rianimato prima in strada e poi sull’autolettiga che ha raggiunto il campo dove era fermo l’elicottero. Dieci minuti prima delle 20 il decollo diretto a Brescia. Condizioni definite particolarmente serie. Il ragazzo è stato intubato: non era cosciente. Dato l’impatto il giovane pakistano potrebbe essere stato tradito dai freni o da un’improvvisa sbandata della due ruote elettrica. La bicicletta è stata posta sotto sequestro. Determinante la deposizione del collega di lavoro con cui ha avuto l’incidente.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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