Incidente a Lavenone, è il decimo da inizio anno alla stessa curva

Ubaldo Vallini
Ancora un ribaltamento lungo la 237 del Caffaro, una donna ferita ma non grave. Nello stesso punto a ottobre era morto un motociclista
L'incidente di domenica 11 febbraio a Lavenone - © www.giornaledibrescia.it
L'incidente di domenica 11 febbraio a Lavenone - © www.giornaledibrescia.it
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Ancora un ribaltamento lungo la 237 del Caffaro in territorio comunale di Lavenone, percorrendo la «solita» curva. A finire in ospedale con ferite non gravi, questa volta, una donna di 72 anni residente a Lumezzane.

L’incidente poco dopo le 9.30 di questa mattina. La dinamica sempre la stessa, anche se a definirla nei particolari saranno gli agenti della Locale della Valle Sabbia, intervenuti sul posto per i rilievi. Questa volta coinvolta una Punto sulla quale viaggiavano due anziani coniugi - lui trentino, lei bresciana - residenti a Lumezzane. Scendendo dopo l’abitato di Lavenone in direzione di Vestone, nel percorrere la curva che gira a sinistra, l’uomo alla guida ha perso il controllo dell’auto, ha provato a controsterzare, ma ha impattato sulla destra contro un terrapieno, già visibilmente segnato da altri episodi simili, e si è ribaltato in mezzo alla strada.

Lo schianto

Soccorritori al lavoro a Lavenone per l'ennesimo schianto - © www.giornaledibrescia.it
Soccorritori al lavoro a Lavenone per l'ennesimo schianto - © www.giornaledibrescia.it

A detta di alcuni testimoni l’auto procedeva a velocità ridotta. Forse un colpo di sterzo maldestro, sicuramente l’asfalto viscido fra le cause. Subito gli occupanti dell’auto sono stati soccorsi dai passanti, poi l’intervento dei volontari dell’ambulanza di Vestone e dell’equipaggio dell’auto infermierizzata. Sul posto anche i Vigili del Fuoco da Salò.

Illeso l’uomo alla guida, ricoverata in codice giallo, più che altro per precauzione a causa di una botta rimediata alla testa, la donna che sedeva al suo fianco.

Curva pericolosa

In quel punto, da inizio 2024, si sono registrati già dieci incidenti di questo tipo: «L’ultima volta venerdì scorso» ci dicono i residenti. A ottobre dello scorso anno, finendo addosso ad un’autovettura che si era intraversata a causa dell’ennesima sbandata, è morto un motociclista.

Eventi che hanno portato la Provincia ad analizzare prima le condizioni dell’asfalto, che sarebbero regolari, poi la geometria della curva, con della speciale attrezzatura, ma non si conoscerebbero ancora i risultati. Come soluzione, temporanea si spera, al momento solo la posa di cartelli che limitano per quel tratto, in caso di pioggia, la velocità a 30 chilometri orari.

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