Incendi, inizio 2025 drammatico: in 50 fuori casa

L’ultimo episodio ieri a Tremosine, dove il fuoco divampato a partire dal tetto si è mangiato una villetta in via del Panorama. Solo ventiquattr’ore prima era accaduto a Bedizzole, dove le fiamme hanno distrutto l’abitazione di un’anziana sopra il bar Sport. Un rogo devastante che, partito dal garage, ha raggiunto rapidamente il piano superiore facendosi strada fra il mobilio dell’ottantenne, salvata dal provvidenziale intervento del pronipote.
Due episodi ravvicinati, ma non purtroppo isolati. A inizio settimana, infatti, un altro incendio divampato dalla canna fumaria ha lasciato senza casa una famiglia di quattro persone a Rudiano. Era martedì sera e in via Carroccio sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco da Chiari, Palazzolo, Orzinuovi e Brescia.
Alcuni dei pompieri entrati in servizio nella Bassa erano peraltro reduci della maxi operazione di spegnimento fa poco conclusa in quel di Iseo, dove dalle 11 alle 22 di lunedì hanno lavorato per domare le fiamme che hanno avviluppato una palazzina del centro. Pesante il bilancio, con cinque famiglie fuori casa e due appartamenti andati totalmente distrutti. Meno di una settimana prima, in via Fratelli Ugoni, in città, un grave incendio divampato al terzo piano del palazzo al civico 40 aveva lasciato all’addiaccio addirittura 26 inquilini.
Stesso copione
È stato un inizio d’anno nero sul fronte degli incendi in abitazione. Sei gli episodi più gravi registrati nel nostro territorio nelle prime due settimane di gennaio, ma già l’ultimo mese del 2024 aveva visti impegnati i Vigili del Fuoco in lungo e in largo: da Montichiari a Padenghe, da Castenedolo a Manerbio.
Un susseguirsi di incidenti quasi fotocopia, con le fiamme che sono divampate a partire dalla canna fumaria o sono scaturite da un cortocircuito in casa o direttamente sul tetto. Incidenti legati, nella maggior parte dei casi, a difetti di costruzione o a mancate manutenzioni degli impianti. Non tutti lo sanno, ma la fuliggine è altamente infiammabile. Se si accumula in grandi quantità e viene a contatto con fiamme libere, può prendere fuoco, provocando un incendio alla canna fumaria che può raggiungere proporzioni drammatiche. Come si è visto in qualche caso anche nelle scorse settimane.
Il raffronto
Le campagne informative di questi anni, però, non sono rimaste inascoltate. Una maggiore consapevolezza delle persone e dei professionisti in tema di prevenzione ha portato ad alcuni primi risultati positivi, come quelli registrati dagli stessi Vigili del Fuoco.
Se nel corso del 2023 le squadre antincendio bresciane erano state costrette ad intervenire quasi quotidianamente, per un totale di 254 incendi in abitazione, l’anno scorso gli episodi registrati sono stati invece 182, con una diminuzione prossima al 30%.
Nel dettaglio, nel 2023 i database dei Vigili del Fuoco hanno registrato 54 incendi tetto, 8 incendi camino e 191 - la stragrande maggioranza - incendi di canna fumaria; l’anno appena concluso ha visto un generale miglioramento della situazione. In particolare nel 2024 gli incendi tetto sono stati 40 (con un calo del 25,9%); quelli provocati dal camino solo 7 (con una variazione del 12,5%) e quelli partiti dalla canna fumaria, pur restando la maggioranza, sono stati 145, con una diminuzione del 29,3%. Dati che in qualche modo rassicurano, ma che alla luce dei recenti episodi rischiano di rimanere un’eccezione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
