In Valcamonica riapre la Brescia-Iseo-Edolo ma con rallentamenti

Giuliana Mossoni
La linea ferroviaria era interrotta da lunedì a Malonno: nel punto del dissesto i treni viaggeranno a velocità ridotta
Frana sulla ferrovia in Valcamonica - Foto © www.giornaledibrescia.it
Frana sulla ferrovia in Valcamonica - Foto © www.giornaledibrescia.it
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È stata una giornata di lavoro, di conta dei danni e di sopralluoghi, quella di ieri in alta Vallecamonica. Dopo il maltempo dei giorni scorsi e gli enormi danni nel giorno di Pasquetta, con frane e allagamenti in diverse località, per le Amministrazioni comunali dei vari paesi e per i tecnici, passata la buriana, è il momento di fare il punto. La situazione si avvia verso un lento miglioramento, dettato non solo dal sole che ieri è tornato a splendere. A cominciare dalla ferrovia, interrotta da lunedì mattina a Lava di Malonno: il tratto riaprirà stamattina, ma con i treni che, in quel punto del dissesto, viaggeranno a velocità ridotta.

Già ieri i volontari della Protezione civile e gli operai comunali hanno provveduto a rimuovere il materiale franato e gli alberi sradicati, mentre nella notte il personale di FerrovieNord ha pulito il sedime ferroviario dal fango.

Tutto un altro discorso, invece, la messa in sicurezza. Se per sistemare la frana di accesso alla frazione di Moscio e alla località Porchera, dov’è presente un nucleo di case e di attività agricole, dovrebbe bastare il pronto intervento (nella giornata odierna sono attesi i tecnici di Utr) per sistemare il fronte di Lava e quello della località San Faustino servirà ben altro: si parla infatti di opere complesse, per oltre un milione di euro. Il personale di Regione Lombardia, sempre domani, effettuerà un sopralluogo anche a Paisco, dove si sono verificati quattro diversi smottamenti, in particolare sulla strada che porta a Loveno, riaprendo vecchie ferite.

La situazione a Edolo

L’altro fronte dei disagi è Edolo, dove anche ieri si è continuato a lavorare intensamente. Il doppio obiettivo è però stato raggiunto: le quindici persone sfollate sono rientrate nel pomeriggio nelle loro case (sono state ospitate, per due giorni, nella base logistico addestrativa dell’esercito) e la statale 39 per l’Aprica, interrotta a Edolo da lunedì mattina, è tornata percorribile.

Ora resta da sistemare il versante che scende da Mola e il corso d’acqua che scende della Costa in località Sargioli, esondato nella notte di Pasquetta.

Le altre strade

Nella serata di ieri è stata chiusa la Stadale 42 dopo Edolo per una piccola frana.

Riaperta invece nel pomeriggio di ieri la statale 300 per il Gavia, poco fuori dall’abitato di Ponte di Legno, mentre la strada per Case di Viso, appena fuori Pezzo, è ancora sbarrata. Così come sono ferme le carreggiate tra la frazione di Rino e Quattro strade a Sonico (per accedere a Garda si può passare dall’intercomunale Malonno-Quattro strade) e la viabilità d’accesso alla Val Malga prima del ponte Faeto. A Berzo Inferiore stop per la silvo-pastorale Berzo-Zuvolo.

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