In meno di 24 ore sono morte tre persone sulle strade bresciane
Il primo weekend di giugno si è aperto con tre morti sulle strade bresciane. Sono cinque le vittime sull’asfalto in totale nel giro di otto giorni. Sergio Sanzogni, 26 anni che ieri non ha potuto compiere, Alen Karaboja, che di anni ne aveva 17, e Mohamed Ibrahim Eldesouky Mohamed, che da poco più di un mese aveva fatto i 42. Un bilancio pesantissimo.
A Brescia
L’ultima vittima in ordine di tempo è il 42enne egiziano Mohamed Ibrahim Eldesouky Mohamed, di professione muratore, che da molti anni abitava a Mazzano con la famiglia. Ieri pomeriggio, poco prima delle 13, stava percorrendo la tangenziale Sud di Brescia in direzione Iseo a bordo del suo furgone Fiat Doblo, nel retro attrezzi e arnesi da lavoro. Non è chiaro cosa sia accaduto a quel punto. Gli automobilisti che lo seguivano, e che per primi hanno lanciato l’allarme, l’hanno visto andare dritto contro la cuspide dello svincolo numero 5, che conduce a via San Zeno e verso la frazione di Folzano. Forse l’uomo si è distratto o forse non si è reso conto che in quel punto la strada è in leggera pendenza, o ancora non ha calcolato correttamente la traiettoria per infilare l’uscita. Lo schianto è stato tremendo. Il furgone è letteralmente rimbalzato contro il massiccio blocco che separa le due carreggiate, fermandosi qualche metro più indietro completamente distrutto. In pochissimi minuti i mezzi di emergenza con medici e infermieri sono intervenuti ma per il 42enne non c’è stato nulla da fare. Il suo corpo è stato ricomposto sull’asfalto in attesa che terminasse la messa in sicurezza ed intervenisse la polizia mortuaria. Mazzano non è distante. Sono una manciata di chilometri. La moglie e il fratello sono stati avvertiti che il loro caro aveva avuto in incidente e si sono precipitati sulla tangenziale sud. Hanno visto il corpo sotto il lenzuolo. Non sono servite parole perché fosse loro chiaro quale era stato l’epilogo dello schianto e la disperazione li ha travolti mentre gli agenti della Polizia Stradale di Salò cercavano di sostenerli e spiegargli l’accaduto.
A Bienno
Solo poche ore prima si era registrata un’altra vittima della strada. Un ragazzo di 17 anni che ha perso il controllo della sua moto ed è finito contro un muro. Nonostante i tentativi di salvargli la vita è morto nella notte in ospedale. Alen Karaboja era nato in Valcamonica da genitori albanesi e sabato sera, insieme a diversi suoi coetanei, stava partecipando ad una festa di compleanno a Bienno. Verso le 23 di sabato sera il ragazzo, insieme ad un amico, di due anni più giovane, ha deciso di fare un giro con la sua moto, una due ruote da cross. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Stradale di Iseo, il ragazzo stava zigzando su via Indipendenza, nei pressi del parco del Dosso, quando ha perso il controllo ed è finito contro un muro.
Fin dai primi istanti le sue condizioni sono apparse gravissime. Da Sondrio è stato fatto alzare in volo l’elisoccorso che ha trasferito il giovanissimo motociclista al Civile di Brescia dove purtroppo è spirato nella notte. Serie anche le condizioni dell’amico che viaggiava con Alen in sella alla motocicletta: anche per lui è stato necessario l’intervento di un elicottero: l’elisoccorso di Brescia lo ha portato al Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove è arrivato in codice giallo. Spetta ora alle forze di polizia capire cosa sia esattamente accaduto e perché la moto sia diventata all’improvviso ingovernabile.
A Borno
Solo qualche ora prima, sabato pomeriggio, sempre in Valcamonica, un altro giovane aveva perso la vita in un incidente stradale e ancora una volta mentre era in sella alla sua moto. Sergio Sanzogni, che proprio ieri avrebbe compiuto 26 anni, mentre da Malegno andava verso Borno, il paese dove viveva e lavorava nell’impresa di famiglia, a Ossimo si è schiantato contro una Citroën che stava svoltando a sinistra in una via laterale. Non ha avuto scampo.
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