Il sindaco di Polaveno: «Strade come piste per le moto, servono semafori»

Barbara Fenotti
Aristide Peli spera di incontrare presto il prefetto «per parlare delle misure da adottare con l’obiettivo di dare un taglio a questo fenomeno»
La Locale a Polaveno ieri mattina durante i controlli dei veicoli in transito - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La Locale a Polaveno ieri mattina durante i controlli dei veicoli in transito - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Le Coste non sono l’unico percorso attrattivo per i motociclisti. Anche la strada che sale e scende da Polaveno, sia dal versante di Gussago sia da quello valtrumplino, è spesso e volentieri trafficata dai centauri. Tra questi ce ne sono alcuni, come accade sui tornanti di Sant’Eusebio, che si lasciano prendere dall’adrenalina e si spingono oltre. Diventando, giocoforza, un serio e concreto pericolo per tutti gli altri utenti della strada.

Un motociclista sulla strada che da Iseo porta a Polaveno - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Un motociclista sulla strada che da Iseo porta a Polaveno - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

«Maggio, giugno e luglio sono stati mesi difficili in cui le nostre strade sono state scambiate per una pista dai motociclisti - racconta il sindaco di Polaveno, Aristide Peli -. Non appena sono salito in Municipio dopo le elezioni ho chiesto tramite la Provincia un incontro con il prefetto, che speriamo di poter fare quanto prima per confrontarci sulle misure da adottare con l’obiettivo di dare un taglio a questo fenomeno che interessa anche il centro abitato del paese».

Il sindaco Peli e la sua Giunta hanno valutato insieme agli uffici comunali le possibili soluzioni. «Non possiamo proporre di monitorare la velocità media perché la conformazione delle nostre strade non ce lo permette - spiega il primo cittadino -. Sarebbe invece cosa fattibile l’installazione di quattro semafori, due sulla Sp48 che ci collega con la Valtrompia e altrettanti sulla Sp10 che da San Giovanni scende verso Gussago, che se si superano i 50 all’ora diventano rossi e, se si passa comunque, la telecamera scatta la foto e parte la multa».

Stando a quanto afferma Peli, i centauri che attraversano il territorio di Polaveno realizzano una sorta di circuito che attraversa Iseo, Gussago, Ome e Polaveno.

«Quest’anno fortunatamente non abbiamo avuto incidenti mortali ma gli anni scorsi sì - conclude il primo cittadino -. Gli agenti del Corpo della Polizia intercomunale della Valtrompia e i carabinieri quando possono salgono per dei controlli ma noi auspichiamo di poter incontrare quanto prima il prefetto e di poter adottare delle misure definitive».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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