Il passato ritrova vitalità grazie ai «Giardini di Dafne»

Nel cuore di Palazzolo, una dimora d’altri tempi ha ritrovato voce e respiro. L’antica Casa del Custode di villa Lanfranchi, immersa nel verde del Parco delle Tre Ville, si è trasformata in un luogo dove sapori, cultura e solidarietà si intrecciano.
Da ottobre, infatti, ha preso vita «I Giardini di Dafne – Restaurant & Bistrò», un progetto che unisce imprenditorialità e impegno sociale, restituendo alla città uno spazio pubblico rigenerato e aperto a tutti.
Dalla riqualificazione al nuovo inizio
L’iniziativa nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di valorizzare un patrimonio architettonico dimenticato, grazie a fondi Pnrr destinati alla riqualificazione urbana.
Oggi quell’edificio, un tempo in disuso, ospita un ristorante con circa quaranta coperti, una terrazza affacciata sul parco e ambienti pensati per il coworking e per eventi culturali. Non solo un locale, dunque, ma un punto di incontro che intreccia gastronomia, formazione e inclusione.
La gestione è affidata alla cooperativa sociale Alborea, già nota per l’esperienza della Cascina Parco Gallo a Brescia.
La sua filosofia è chiara: la cucina può diventare strumento di coesione, lavoro e riscatto. «I Giardini di Dafne» ne sono la naturale evoluzione, un laboratorio di comunità dove il gusto incontra la responsabilità sociale. Qui si promuove l’inserimento lavorativo di donne in situazioni di fragilità, in sinergia con il progetto «Dafne e Antigone: voci di resilienza e inclusione sociale», sostenuto da Regione Lombardia.
L’inaugurazione di apertura
L’apertura ufficiale è articolata in due momenti distinti. La prima giornata, dedicata alle istituzioni, ha visto la partecipazione di figure come il sindaco Gianmarco Cossandi, il presidente del Consiglio regionale Emilio Delbono, Valeria Negrini di Fondazione Cariplo, Anna Frattini del Comune di Brescia, Martina Avanza del Progetto Gapp, Nadia Valli per la Rete di Dafne, il direttore artistico Andrea Faini e Angelo Maiolo, presidente di Alborea. A moderare, Sophie Her, ambasciatrice del progetto.
La festa si apre alla cittadinanza il 25 ottobre con lo spettacolo di stand up comedy di Chiara Becchimanzi, confermando la vocazione culturale del nuovo spazio.
Un nuovo cuore per Palazzolo
Per il sindaco Cossandi, la nascita dei «Giardini di Dafne» rappresenta «un intervento di rigenerazione urbana e sociale capace di restituire alla città un luogo identitario, bello e utile». Il progetto, ha ricordato, «si inserisce in un percorso più ampio che mira a rendere Palazzolo una città attrattiva e sostenibile, valorizzando immobili pubblici e creando occasioni di incontro».
La terrazza panoramica, il ristorante moderno e la connessione con il Parco delle Tre Ville sono il simbolo di una rinascita che unisce storia e futuro. Anche Maiolo ha evidenziato la dimensione etica dell’iniziativa: «La nostra idea di ristorazione è quella di un’economia circolare: restituiamo al territorio la fiducia che ci ha donato – ha affermato il responsabile di Alborea –.
I Giardini di Dafne vogliono essere un luogo dove il tempo rallenta, dove una colazione o un aperitivo diventano occasioni per condividere esperienze e costruire relazioni». Tra i tavoli immersi nel verde Palazzolo ritrova così un nuovo centro vitale.
I Giardini di Dafne non sono soltanto un ristorante, ma un segno tangibile di come la bellezza possa nascere dall’incontro tra impegno civile, creatività e partecipazione.
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