Il Ctb gestirà anche il teatro Borsoni di via Milano

È stato modificato lo statuto che domani sarà discusso in Consiglio comunale. La minoranza si è astenuta
Il teatro sorgerà sulle macerie dell’ex Ideal Clima - © www.giornaledibrescia.it
Il teatro sorgerà sulle macerie dell’ex Ideal Clima - © www.giornaledibrescia.it
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Il Ctb gestirà, oltre ai teatri Sociale e Santa Chiara-Mina Mezzadri, anche il teatro Borsoni di via Milano, ora in fase di ultimazione, che sarà pronto in primavera.

Lo prevedono le modifiche allo statuto del Centro Teatrale Bresciano e la nuova convenzione con il Ctb giunte ieri sul tavolo delle commissioni Bilancio e Cultura del Comune di Brescia e approvate con l’astensione dell’opposizione.

Lo statuto sarà discusso in Consiglio comunale domani: viene modificato sostanzialmente per includere tra le realtà gestite dal Ctb il Borsoni attraverso la convenzione con la Loggia, proprietaria degli stabili. Resta quale attività primaria quella teatrale, ma si riconosce al Ctb la possibilità di gestire ulteriori teatri in provincia e in regione tramite convenzioni con gli enti proprietari. Per gli stanziamenti del Comune non viene più indicato un importo fisso: in base alla programmazione la Giunta ne determinerà la quantità.

«Per il Borsoni si parla di iniziative di sostegno per la resilienza di via Milano e dell’apertura alla popolazione che la abita – dice Nini Ferrari di Fratelli d’Italia –. Mi domando se la linea culturale in futuro potrebbe impedire l’apertura a tutti. La convenzione è ventennale, ma manca la possibilità del recesso anticipato da parte degli enti fondatori giustificato da gravi motivi. E non vi è un tetto massimo alle riconferme del direttore?». Il capo di gabinetto Giandomenico Brambilla ha risposto: «È facoltà dei soci revocare la convenzione se non viene rispettato il mandato. Sul direttore, vi è sempre la possibilità per il cda di intervenire al termine del mandato, fatte salve le revoche per cattiva gestione. Sulla natura e linea culturale del teatro, non si definiscono usi esclusivi o allineati a politiche predeterminate, ma si ribadisce il concetto di pluralità».

Il leader dell’opposizione in Loggia Fabio Rolfi, che è anche presidente della commissione Bilancio, ha osservato: «Perché il contributo del Comune varierà a seconda dei programmi del Ctb, mentre quello di Regione e Provincia restano fissi?». Brambilla ha replicato così: «Nessun disimpegno, ma maggiore flessibilità. I contributi per la gestione non vengono messi in discussione». 

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