Il Cai smantella la ferrata Terzulli
Tra qualche giorno, esattamente il 5 agosto, la ferrata Terzulli che collega la Val Miller con il Passo dell’Adamello potrebbe essere smantellata. La decisione, che al momento appare irrevocabile, è stata presa dal Cai di Brescia che di quel sentiero attrezzato (la Terzulli non è una vera e propria «ferrata» ma un itinerario munito, in alcuni tratti, di catene per la risalita) si era assunto sino ad ora la responsabilità.
Il caso
La data scelta per la dismissione non è casuale: lunedì scade infatti l’assicurazione che il Club alpino italiano rinnova annualmente, ma che da quest’anno non ha più intenzione di ripetere.
Le reazioni
Per il territorio camuno la notizia è sconvolgente. «L’ho appreso il 25 luglio tramite Pec del Cai e sono rimasto sconcertato - dichiara il sindaco di Sonico, Gianbattista Pasquini -. Per il turismo della Valcamonica è un danno enorme e va trovata una soluzione diversa». Per il Cai, però, la notizia non è un fulmine a ciel sereno: «La Pec inviata a luglio - precisano dal Club - è l’ultimo atto di un percorso annunciato da tempo. La ferrata Terzulli non ha più i requisiti d’interesse per il Cai».
La mail certificata inviata dal Club alla Comunità Montana di Valle Camonica e ai Comuni interessati è stata, insomma, solo una formalizzazione. Che peraltro non impedisce a qualcun altro di prendersi in carico la struttura, se vuole farlo. Insomma, lo smantellamento della Terzulli potrebbe essere evitato, anche se i tempi sono strettissimi: per poter rinnovare l’assicurazione, dal punto di vista operativo serve infatti un sopralluogo di personale esperto che certifichi il buono stato del percorso e, sulla base della relazione, permetta di accedere al certificato assicurativo. Lunedì 5 agosto, però, è ormai dietro l’angolo.
Soluzioni

Per il territorio si tratta di una corsa contro il tempo. Sul tracciato della Terzulli c’è il rifugio Gnutti e il titolare, Gianluca Madeo, si augura che si possa trovare una soluzione alternativa alla chiusura: «Spero la mantengano almeno fino alla fine della stagione - dice -. Poi a bocce ferme si deciderà cosa fare. Per agosto ho tante prenotazioni di persone che vengono qui per raggiungere il Passo dell’Adamello. E l’unica via è quella. Smantellarla è una follia e spero si trovi una soluzione».
Secondo il sindaco di Sonico c’è, inoltre, un problema di sicurezza. «Se si dovesse smantellare la ferrata sicuramente in molti percorreranno lo stesso il tracciato per raggiungere la cima - dichiara -. Senza le catene il rischio che qualcuno si faccia male è concreto». Un’eventualità che non piace a nessuno, agli Enti locali, ai rifugisti e neppure al Club Alpino, che è aperto al dialogo. Si tratta, tutti insieme, di riuscire in tempi record a trovare una soluzione alternativa. Ma quale?
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
