Grest, Centri ricreativi estivi e aule aperte per 32mila bambini bresciani
L’ultimo squillo della campanella a giugno per gli studenti è sempre motivo di grande gioia, le vacanze estive sono il momento che attendono tutto l’anno. Dall’altra parte, però, ci sono le famiglie.
Per loro quel suono significa figli a casa e dunque organizzare ogni singolo giorno per non lasciarli soli. Ed è un problema che ormai la maggior parte dei genitori si trova a vivere, anche quelli che possono contare sui nonni.
Per questo motivo, a differenza di quanto capitava qualche anno fa, ci si mette in fila - in alcuni casi letteralmente - per iscrivere i propri figli ai Grest, ai Centri ricreativi estivi e alle numerose iniziative che oratori, Comuni e associazioni promuovono per non far mancare niente. E da qualche anno, prima con i fondi Pnrr ora anche attraverso i fondi Pon, anche le scuole restano aperte più a lungo, per soddisfare le esigenze delle famiglie, ma soprattutto per affrontare le disuguaglianze e le fragilità accentuate dalla crisi sanitaria.
Dalle scuole
Rafforzamento di quanto è stato appreso nel corso dell’anno scolastico in giugno, recupero della socialità in luglio e agosto, accoglienza e avvio delle lezioni a settembre: è questo, in sintesi, il Piano per l’estate, dai 3 ai 18 anni, da 520 milioni di euro messo a punto dal ministero dell’Istruzione. Ma su «Scuole aperte», questo il nome del progetto, restano ancora molte incognite, visto che alcuni Istituti hanno presentato la propria candidatura nei giorni scorsi. «Siamo ancora in una fase di progettazione - spiega la professoressa Gregoria Loredana Guccione, dirigente dell’Ic Centro 3 Brescia -. L’idea è quella di promuovere corsi legati all’arte, allo sport e all’inglese».
A Palazzolo sull’Oglio, invece, i due Istituti comprensivi hanno deciso di percorrere strade opposte. Camilla Secchi, preside del Primo Ic, ha scelto di proseguire «con i centri estivi a giugno e a luglio, per un totale di circa 200 bambini e ragazzi, finanziati però con i fondi Pnrr». La collega Barbara Gusmini, invece, nei giorni scorsi ha inoltrato la candidatura per Scuole aperte: «Abbiamo deciso di realizzare un progetto rivolto ai bambini della primaria in tre settori: lingua madre, inglese e matematica, scienze e tecnologia. Visto che proseguiamo con le iniziative per gli studenti della secondaria di primo grado finanziate con il Pnrr».
L’Istituto superiore Capirola di Leno «a causa degli impegni in quel periodo non ha previsto progetti in estate nell’ambito di Scuole aperte, ma proseguirà l’impegno nei corsi di potenziamento delle competenze e di mentoring realizzati con i fondi Pnrr», dice il preside Gianmarco Martelloni.
Ulteriore esempio viene dall’Iis Castelli, in città. «Noi abbiamo elaborato un piano con iniziative sportive e culturali inserito nel bando Pon 21-27. In caso di approvazione sarà però valido da inizio settembre a fine dicembre. Questo perché i nostri alunni durante l’estate hanno altri progetti tra Erasmus e stage», commenta la preside Simonetta Tebaldini.
Comune di Brescia
Per ciò che concerne la città, anche la Loggia ha organizzato una serie di attività estive. Già a metà aprile si sono infatti concluse le iscrizioni ai Centri ricreativi estivi (Cre), organizzati dal Comune per garantire socializzazione ai ragazzi e spensieratezza ai genitori.

Per la fascia della scuola dell’infanzia dai 3 ai 6 anni, sono stati messi a disposizione 550 posti (di cui 50 per giovani che necessitano assistenza) divisi tra gli istituti Abba, Agosti, Don Bosco, Ingranata, Pasquali e Tadini, in diversi periodi dal 1° luglio al 23 agosto. Per i ragazzi dai 6 ai 10 anni saranno aperte per i periodi dal 17 giugno al 23 agosto le scuole Collodi, Melzi, Rinaldini, Torricella, Ugolini e Quasimodo, per un totale di 540 disponibilità (46 con assistenza).
La Diocesi
L’impegno per venire incontro alle esigenze delle famiglie bresciane, come da tradizione, è stato intrapreso anche dalla Diocesi. Saranno circa 180 i Grest organizzati tra Parrocchie e unità pastorali, che coinvolgeranno in provincia intorno ai 32mila bambini (di cui 6mila solo in città) e 11mila animatori, per oltre 600 settimane di attività. La lista con i periodi e le locazioni dei Grest è consultabile su www.oratori.brescia.it.
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