Gori e Bonaccini visitano le industrie bresciane: «Rilanciare il Paese»

La Redazione Web
I due hanno fatto tappa al termoutilizzatore di A2A e negli stabilimenti di Alfa acciai, Turboden, Saleri, Sabaf, Silmar
  • Gori e Bonaccini visitano le industrie bresciane
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Gli europarlamentari del Partito democratico Giorgio Gori e Stefano Bonaccini, rispettivamente vicepresidente della commissione parlamentare Industria e componente della commissione sul commercio internazionale, sono stati oggi a Brescia per il loro tour nelle aree industriali e manifatturiere del Nord Italia: i due hanno visitato il termoutilizzatore di A2A e gli stabilimenti di Alfa acciai, Turboden, Saleri, Sabaf, Silmar.

Un viaggio nella parte più produttiva del Paese, per ascoltare imprenditori, associazioni di categoria, sindacati e territori e conoscere meglio i problemi del settore e condividere possibili soluzioni per rilanciare la competitività di questi territori.

Energia

«Visitando le sedi di tante imprese – ha detto l’ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori – ho avuto un’altra dimostrazione della vitalità dell’imprenditoria italiana. Tutti hanno fatto presente che in Europa c’è un eccesso di normative, e non è un caso che in questi giorni a Bruxelles si stia lavorando sulla semplificazione. Il Green Deal non viene messo in discussione, ma è indubbio che la transizione verde sia faticosa per le imprese. Serve una correzione di rotta, pragmatica, coniugando competitività e sostenibilità. Tra i principali problemi c’è il prezzo dell’energia (stamattina abbiamo visitato Alfa acciai, azienda super energivora, settima in Italia per consumo di elettricità), che dipende dall’incidenza del gas superiore nel mix con cui produciamo energia. Quello che si può fare in Italia è incentivare i contratti di lungo termine: chi produce vende direttamente l’energia. È necessario che si snelliscano i tempi perché questa misura sia possibile ed efficace, anche se c’è scarsa fiducia sia da parte del venditore che del compratore. Ecco perché servirebbero soggetti pubblici con funzione di garanzia».

Formazione

“La manifattura italiana – commenta il Presidente PD Stefano Bonaccini – non deve competere sul prezzo più basso, ma sulla qualità; per far questo serve investire in innovazione e formazione del personale. Tante imprese lo stanno facendo investendo in academy e Its, ma è necessario costruire modelli territoriali in grado di costruire le competenze necessarie a migliorare l’accesso al mondo del lavoro. Un tassello centrale nel rilancio della politica industriale del nostro Paese, per ora totalmente assente».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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