Giubileo della scuola, il Vescovo agli insegnanti: «Trasmettete speranza»

Francesca Marmaglio
L’invito di monsignor Tremolada ai docenti: «Fate sentire agli studenti che il vostro unico obiettivo è il loro bene»
In Duomo la celebrazione giubilare per la scuola
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«Tra le tre virtù teologali è Speranza la più gradita a Dio. È lei, quella piccola che tira le altre. Lei ama ciò che sarà»: con la lettura de «Il portico del mistero della seconda virtù» di Charles Peguy e di un brano del Vangelo di Marco, il vescovo Pierantonio Tremolada ha guidato in cattedrale la celebrazione giubilare dedicata al mondo della scuola. Se l’estratto di Peguy sottolinea come la speranza sia la virtù più difficile da seguire, ma anche la più importante, il Vangelo di Marco propone l’incontro fra uno scriba e Gesù che discutono su quale sia il comandamento più importante.

La riflessione

Supportato dalle due letture il Vescovo ha proposto la sua riflessione ai tanti fedeli presenti, principalmente insegnanti pronti a cominciare il nuovo anno scolastico. «Lo scriba – ha sottolineato monsignor Tremolada – nel Vangelo si domanda: qual è il comandamento più grande? È l’amore per Dio e per il prossimo, il primo comandamento. Non c’è altra via per raggiungere Dio se non l’amore. Accoglienza, attenzione, rispetto, cura e perdono. Questa l’essenza. Questo è ciò che va insegnato nell’ora di religione e ciò che ognuno di noi dovrebbe seguire. Amare gli altri come noi stessi. Tenendo bene a mente che solo ciò che è interiorizzato bene può essere trasmesso correttamente».

La richiesta

Il Vescovo ha formulato un invito agli insegnanti, che è anche un suggerimento pedagogico: «Fate sentire – ha detto – che il vostro unico obiettivo è il bene dei vostri studenti. Come Dio fa con noi. Contribuirete a tenere viva la speranza che il giubileo ci raccomanda. Speranza è la sorella più piccola, ma trascina Carità e Fede. Carità la tiene per mano e le impedisce di scappare via, di trasformarsi in un’illusione». Poi un’altra raccomandazione ai docenti, spronati ad essere un esempio di concretezza per le nuove generazioni: «Correggete i vostri ragazzi e le vostre ragazze – ha detto mons. Tremolada – con dolcezza, ma con autorevolezza, senza minare la loro autostima, rispondendo alle loro domande, imparando ad ascoltarli, perché i nostri giovani hanno tanto da dire. Sarà nelle loro mani il futuro. Un augurio a tutti per questo nuovo anno scolastico e un ringraziamento per tutto quello che farete per i nostri giovani. Io vi accompagnerò con la preghiera».

Musica

Durante la celebrazione hanno collaborato agli intervalli musicali Daniel Boldini, 18enne, studente del liceo musicale e organista del Duomo, e Leonardo Priori, 21 anni, violinista, diplomato con lode e menzione d’onore.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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