CronacaBassa

A Ghedi c’è l’effetto palio: cene all’aperto e condivisione

Gianantonio Frosio
La partecipazione è libera. Non bisogna chiedere permessi né esibire documenti: basta portarsi una sedia, la bevanda preferita e un po’ di buonumore
Le tavolate a Ghedi © www.giornaledibrescia.it
Le tavolate a Ghedi © www.giornaledibrescia.it
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Galeotto fu il Palio dei quartieri, che, rinato l’anno scorso dopo una lunghissima pausa, ha «costretto» i contradaioli a spegnere la televisione per incontrarsi ed allenarsi in vista delle gare di settembre. Quelle sere passate in gruppo a studiare le mosse giuste per battere gli avversari; quelle domeniche e quei sabati rubati al divano di casa per elaborare strategie non devono essere risultati così noiosi, tant’è vero che, ancora oggi, ad un anno di distanza, molti contradaioli escogitano occasioni per rivedersi. Forse perché, banalmente, a stare insieme ci trovano gusto.

Nei quartieri

Vedi gli abitanti del quartiere Campagnola, ma non solo loro, in primis quelli di via Toscanini e via Caruso, che, archiviato il Palio 2024 (perso per un soffio), si sono ritrovati altre volte nel parchetto vicino casa. Hanno invitato anche gli amici di via Donizetti, i quali, avendo gradito l’esperienza, a loro volta si sono organizzati ed hanno copiato l’iniziativa. Insomma: i ritrovi tra vicini di casa sembrano essere la nuova frontiera dell’estate.

Festa in via Donizetti a Ghedi © www.giornaledibrescia.it
Festa in via Donizetti a Ghedi © www.giornaledibrescia.it

Sabato sera, ad esempio, in via Donizetti, per l’occasione addobbata e chiusa al traffico, i residenti, ma anche qualche infiltrato, si sono riuniti per una pizzata collettiva. Niente di speciale: niente guest star, niente karaoke, niente premi e cotillons. Solo il piacere di mangiare un boccone insieme e passare una sera di mezza estate con i vicini che, grazie a questi incontri, ora sono un po’ più vicini. La partecipazione è libera. Non bisogna chiedere permessi né esibire documenti: basta portarsi una sedia, la bevanda preferita e un po’ di buonumore. Magari anche una torta da condividere. Il resto viene da sé. Insomma: le serate di preparazione al Palio hanno fatto scoprire, o forse riscoprire, che staccare dai social per stare insieme è bello, perché si chiacchiera, ci si diverte anche senza Facebook e magari si ha l’opportunità di conoscere quel vicino che, anche se abita lì da anni, è un perfetto Carneade.

L’idea

A tal proposito, per facilitare l’approccio, sabato sera gli organizzatori hanno escogitato una mossa astuta: tutti avevano appiccicato sulla maglietta un pezzo di scotch con il nome in bella evidenza. Sono esperienze che non cambiano la vita: il mutuo è comunque da pagare, la lavatrice si romperà lo stesso e gli scocciatori seriali, quelli che al telefono propongono di cambiare gestore, continueranno a scocciare. Ma per una sera ci si può permettere di staccare (anche dai social), mandando tutto e tutti a quel paese. Non è poco. Come cantava Lucio Dalla: la sera dei miracoli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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