Gelmini: «Per la viabilità sul Garda non bastano gli interventi spot»

«Il problema mobilità e viabilità è in cima alla lista delle priorità della Comunità del Garda. Ben vengano proposte e discussioni, ma serve un piano d’area, che tenga conto del trasporto su gomma così come di quelli su rotaia e su acqua. Non interventi spot, ma una programmazione che sia frutto di una visione d’insieme, coinvolgendo anche Verona e Trento». Parole della senatrice Mariastella Gelmini, presidente della Comunità del Garda e dunque voce dei Comuni del lago, che interviene nel vivace dibattito in corso.
A tirarla per la giacchetta è un lettore del Giornale di Brescia, che in una lettera al direttore pubblicata domenica 1 settembre ricorda che il progetto di fattibilità del raddoppio della Gardesana tra Tormini e Gargnano esiste già, come pubblicato sul GdB il 25 luglio 1987, e imputa alla Comunità del Garda, sollecitata dal lettore stesso con una mail alla presidente, un certo immobilismo sulla questione nei tempi in cui si cercavano progetti da inserire nel Pnrr.
Il vertice

«In realtà - dice il segretario generale Pier Lucio Ceresa - ricevuta quella mail, la presidente Gelmini, allora ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ha promosso un vertice nella sede della Comunità, che ha avuto luogo il 13 luglio 2022, al quale parteciparono l’assessore regionale Alessandro Mattinzoli, il vice presidente della Provincia Guido Galperti, i presidenti delle Comunità Montane di Valle Sabbia e Alto Garda, tecnici Anas e sindaci. Tutti sostanzialmente favorevoli - continua Ceresa - al tunnel tra Tormini e Toscolano per bypassare Barbarano, Gardone Riviera e Maderno, il tratto di Gardesana più trafficato, ma anche sul fatto che una simile operazione avrebbe dovuto essere inquadrata in una progettazione più ampia, un progetto d’area. Anche perché quel tunnel sposterebbe semplicemente il problema più a nord».
In quell’occasione si parlò di un’opera da almeno 500 milioni (preventivo che oggi, due anni dopo, sarebbe da aggiornare al rialzo), 35 milioni al km per il tunnel più le spese tecniche e per gli svincoli.
Allo studio

L’idea del tunnel Tormini-Toscolano, già rispolverata nel 2007 dall’allora sindaco di Toscolano Maderno Paolo Elena, è stata rilanciata di recente dal neo presidente della Comunità Montana Alto Garda Bresciano, Chicco Risatti, che giusto tre giorni fa si è visto con la presidente Gelmini. Entrambi concordano sul fatto che la mobilità è per il Benaco «la più importante questione da affrontare».
Se ne parlerà anche nel direttivo della Comunità del Garda convocato per domani. «La presidente Gelmini - aggiunge Ceresa - ha incontrato il gestore governativo di Navigazione Laghi, Pietro Marrapodi, e il ministro dei trasporti Salvini. Navigarda ha avviato uno studio sulla domanda di mobilità su acqua e come possa essere integrata con quella su gomma e ferro».
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