CronacaGarda

Gargnano rivive la tradizione con la tombola del fuff

Franco Mondini
Appuntamento venerdì 22 nella piazzetta di Villa alle 20.30 per prendere parte al gioco popolare rilanciato da Giacomino Magrograssi
Uno scorcio di Gargnano - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio di Gargnano - © www.giornaledibrescia.it
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Basterà socchiudere gli occhi e ascoltare i suoni che giungono dal vicino al lago. Tenere i telefonini sul silenzioso per immaginare di aver fatto un salto in dietro nel tempo anche di un secolo e più. Basta solo un poco di fantasia. Sarà possibile questa sera nella caratteristica piazzetta di Villa di Gargnano, la «Piccola Portofino», per rivivere o scoprire il fascino della tombola del fuff che avrebbe preso origine, seguendo la tombola romana in uso in molti paesi del Bresciano, ai tempi della Serenissima.

La tombola del fuff

La Pro loco di Gargnano e l’associazione «Tanto per cambiare» organizzano dalle 20.30 la tombola, particolare per il fatto che ad ognuno dei 90 numeri corrisponde una figura, spesso legata a oggetti o costumi non più in uso sul Garda, ma che sono giunti sino a noi grazie alla tradizione popolare e alla riscoperta di un gioco che in estate attirava nei vicoli di Gargnano, come via Forni, o delle frazioni a lago tanta gente che cercava di portare a casa qualche prodotto utile per unire pranzo con cena.

Si gioca alla tombola del fuff - © www.giornaledibrescia.it
Si gioca alla tombola del fuff - © www.giornaledibrescia.it

È stato Giacomino Magrograssi, un ragazzo di 80 anni, «villano di Villa» – e ci tiene a dirlo – a rispolverare la Tombola del fuff. Sarà lui come al solito a tenere incollati al tabellone gli sguardi di chi avrà in mano un a o più cartelle alla ricerca di un ambo, un terno, una quaterna, o ancor meglio cinquina e tombola. Giacomino preleverà i vari numeri dal tradizionale sacchetto in tela tra la suspense della piazza gremita. Un gioco che entusiasma anche i turisti, italiani e stranieri. I vari numeri vengono indicati in dialetto gargnanese e in italiano: se necessario, in tedesco o inglese.

«Tanti i premi, forse troppi» sottolinea con un sorriso Giacomino Magrograssi. «Li abbiamo raccolti noi e la Pro loco. Vinceranno praticamente tutti». Il fuff, nel dialetto gargnanese, è la lumaca. Le sorprese non mancheranno. Tutti a caccia della «Donna pisota», de «Quel de deter o de fora» o dello «Spicasalti». Il divertimento è assicurato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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