Gardone Valtrompia, scatta il piano per abbattere le barriere

Una rampa al posto di uno scalino, un passaggio più largo, un segnale tattile che guida chi non vede. Sono interventi apparentemente piccoli, ma che cambiano molto, anzi tutto. Una città è veramente a misura di cittadino quando è percorribile e agibile in lungo e in largo, anche da chi ha una disabilità fisica. È con questo spirito che l’Amministrazione comunale guidata da Giuliano Brunori ha deciso di redigere il Peba, Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’azione
«Un progetto concreto e partecipato che punta a rendere il paese accessibile a tutti: vogliamo costruire una città accogliente e attenta alle necessità di tutti» afferma il sindaco Giuliano Brunori, sottolineando come «l’inclusione non sia un’opzione ma un principio cardine su cui basare le nostre scelte amministrative». Il Peba non si rivolge solo alle persone con disabilità motoria, sensoriale o cognitiva, ma anche agli anziani, ai bambini, ai genitori con passeggini e a chiunque possa trovarsi in difficoltà negli spazi urbani. In altre parole, a tutta la comunità.

Il piano è stato elaborato grazie a una commissione dedicata composta dall’assessore ai lavori pubblici, Fabio Mutti, dall’ingegnere Michele Pelamatti, responsabile del settore Lavori pubblici, dal vicecomandante della Polizia locale Marco Bregoli e dai rappresentanti dei portatori di interesse. Un percorso condiviso che prevede anche il coinvolgimento diretto dei cittadini: un questionario, che verrà presto distribuito casa per casa e sarà disponibile anche sul sito del Comune - raccoglierà segnalazioni e suggerimenti per individuare le priorità di intervento.
«Eliminare le barriere architettoniche non significa solo migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità certificate – spiega l’assessore Mutti –, ma migliorare quella di tutta la comunità, perché gli spazi pubblici creano comunità, e non c’è comunità migliore di quella che promuove l’inclusione».
Il censimento
Il Peba prevede il censimento degli edifici e degli spazi pubblici di Gardone Valtrompia, con la definizione di una scala di priorità basata sulla strategicità degli immobili, sul livello di accessibilità e sulle segnalazioni dei cittadini.
Non si tratta, quindi, di un piano chiuso, ma di un processo in evoluzione: con l’avvio del Peba si raccoglieranno tutte le criticità del territorio, dando precedenza agli interventi più urgenti e compatibili con le risorse disponibili. Il progetto è reso possibile anche grazie al contributo della Provincia e alla quota messa dal Comune.
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