Il futuro societario di Sassabanek fa discutere: costituita una newco

Dopo poco più di cinquant’anni di presenza sul territorio sebino, la Sassabanek spa, la società Sviluppo turistico Lago d’Iseo, è vicina ad una svolta. Il socio di maggioranza, il Comune di Iseo, ha deciso di scorporare il ramo d’azienda del campeggio, costituendo una newco, una nuova società che appunto si occupi di questo ramo più «commerciale» dell’attività, a fianco di quella «storica».
Dopo l’ultimo Consiglio comunale di fine marzo, durante il quale la maggioranza ha portato la proposta di razionalizzazione della partecipata, studiata per venire incontro alla richiesta avanzata dalla Corte dei Conti, il prossimo passaggio fondamentale sarà l’assemblea dei soci della spa, convocata per il 9 maggio.
Razionalizzazione
Nel frattempo in paese la discussione sul tema continua, in particolare tra le forze politiche. Il consigliere di minoranza del gruppo «Siamo Iseo», Daniele Bianchi, presidente della Commissione affari istituzionali, aveva convocato per il 22 aprile una seduta della Commissione per avere maggiori dettagli sulla documentazione che ha portato alla proposta dell’Amministrazione comunale. La seduta non si è svolta per assenza dei membri di maggioranza e quindi le delucidazioni richieste non sono arrivate.
Dichiara Marco Franceschetti, capogruppo di «Siamo Iseo»: «Posto che la Corte dei conti ha chiesto di razionalizzare la partecipata Sassabanek, in quanto un ente pubblico non può detenere società non strettamente necessarie e che non hanno finalità sociali, va ribadito che la Corte non ha richiesto la vendita della società. Noi non siamo contrari alla "messa in sicurezza" della società, ma riteniamo che sia necessario condividere le scelte, anche attraverso un incontro pubblico al quale possano partecipare gli iseani, che sono i primi interessati».
Investimenti
Secondo Franceschetti e Bianchi, che hanno tra le mani il dossier presentato dall’amministratore unico della Sassabanek Guido Foresti, mancherebbe inoltre un business plan dettagliato su molti aspetti, per esempio su come si costituirebbe la newco e cosa ne sarebbe di alcune porzioni del lido, per esempio la spiaggia pubblica.

«Inoltre – aggiunge il consigliere Bianchi – non abbiamo capito dove sono finiti i capitali, oltre due milioni e mezzo, ottenuti dai mutui stipulati in tutti questi anni, dal momento che non sono state effettuate delle riqualificazioni delle strutture, ma tutto, o quasi, è rimasto uguale nei decenni, fatto sottolineato anche dall’amministratore unico che sollecita un investimento per cominciare la nuova stagione estiva».
Il dibattito, quindi, continua. L’indicazione dell’Amministrazione, tuttavia, è chiara. Intanto l’assemblea dei soci del 9 maggio si avvicina e con ogni probabilità quello sarà un appuntamento decisivo per le sorti della Sviluppo turistico Lago d’Iseo.
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