In Franciacorta l’architettura diventa un’attrazione

Terra di storia e di cultura, la Franciacorta ospita musei e luoghi di interesse culturale. Dal ‘500 al ‘700 è stata d’altronde anche luogo di villeggiatura per la nobiltà bresciana e milanese, che qui ha fatto costruire delle ville immerse in grandi parchi.
Ville e castelli
La cultura della Franciacorta nel XVII secolo era incentrata sulla sua ricchezza storica e architettonica, evidente nei numerosi castelli, chiese e abbazie del periodo (molti dei quali sono ancora visitabili oggi). L’area era dominata da un’importante eredità feudale e religiosa, che si manifestava nella costruzione di ville storiche, castelli e chiese pievane.
Le ville, spesso risalenti a questo periodo o antecedenti, sono ancora un elemento chiave dell’architettura storica della Franciacorta.
Tra le testimonianze dell’aristocrazia locale il Castello di Capriolo, il Castello di Provaglio, il Castello Oldofredi di Paderno Franciacorta e il Castello di Iseo. Residenze nobiliari ma anche simboli del potere e dell’autorità delle famiglie che li possedevano.
Al loro fianco i palazzi civili, come il Palazzo Municipale di Erbusco, e piazze, come Piazza Cavour, che fungevano da centri della vita sociale e politica locale.
Architettura religiosa
C’è poi l’architettura religiosa, con le chiese e le abbazie come centri spirituali e culturali. Tra queste, l’Abbazia Olivetana di San Nicola è un importante esempio di architettura religiosa del XVII secolo. Anche le pievi, come la Pieve di San Bartolomeo e la Pieve di Sant’Andrea, sono testimonianze della cultura religiosa dell’epoca. Infine l’area presentava numerosi edifici rurali, tra cui cascine e corti, che riflettevano la vita agricola della regione.
Insieme alle chiese pievane e ai castelli, questi edifici contribuivano a creare il paesaggio culturale della Franciacorta. Insomma, è qui che si fonde un intreccio di architettura nobiliare, religiosa e rurale, con un forte legame con il passato feudale e religioso della regione.
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