Frana a Pisogne: 30mila metri cubi di roccia sulla strada

Almeno 30mila metri cubi di materiale roccioso, anche di grosse dimensioni, più di metà della galleria paramassi crollata a valle, insieme a un pezzo di strada, e alcune frazioni di montagna di Pisogne semi isolate, raggiungibili da una strada alternativa che richiede parecchio tempo in più per arrivare in paese. È il «disastro» cui dovranno far fronte tanto gli abitanti di Sonvico e della Val Palot quanto l’Amministrazione comunale.
Cosa è successo
Poco dopo la mezzanotte di Santo Stefano una grossa frana si è staccata dalla parete rocciosa tra la località Dossello e la frazione Sonvico, proprio all’uscita di una galleria paramassi costruita anni fa per riparare la strada dal distacco di materiali.
Il crollo ha interessato una buona parte del versante, tra l’altro già messo in sicurezza anche tramite la galleria, con almeno 30-40 metri di sviluppo longitudinale. Il cedimento si è portato via almeno metà della galleria e un pezzo di strada, che sono rotolati a valle. Ad accorgersene sono stati i residenti nelle vicinanze, che hanno sentito un rumore fortissimo.
Pensavano fossero alcuni alberi caduti o qualche masso e, invece, i massi enormi avevano distrutto galleria e strada.
L’intervento
Sul posto si sono portati i Vigili del fuoco, i carabinieri, i tecnici e gli amministratori comunali. Il timore, da subito, è che qualcuno potesse essere rimasto travolto, per questo sono arrivate sul posto le unità cinofile dei Vigili del fuoco e del gruppo soccorso Sebino, che hanno appurato che nessuno era rimasto coinvolto. La causa dell’accaduto pare sia stata il crioclastismo, ovvero quando l’acqua che si infila nelle fessure della roccia e, ghiacciando, le fa spaccare. Un fenomeno imprevedibile, tant’è vero che l’estate scorsa era stato effettuato un sopralluogo con un drone e un geologo dopo qualche piccolo distacco di massi bloccati dalla galleria. E per questo era stata posata una barriera in aderenza in un tratto di 20-30 metri.
«La prima preoccupazione è stata verificare che non ci fossero feriti - afferma il sindaco Federico Laini -, in mattinata abbiamo fatto il primo sopralluogo con geologo e Regione e compilato la scheda Rasda. Non sarà un intervento facile o veloce, ci spiace per i disagi, i residenti dovranno transitare da Passabocche».
Sul posto anche l’assessore Nicola Musati: «È stato un distacco importante, un crollo improvviso e inaspettato, probabilmente l’acqua stava lavorando da tempo. Siamo già al lavoro».
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