Fisica e botanica in scena alla biblioteca di Sirmione

La biblioteca di Sirmione propone due incontri dedicati alla divulgazione scientifica e alla scoperta del mondo vegetale, unendo teatro, ricerca e arte botanica in un percorso che invita il pubblico a esplorare la storia della fisica e la ricchezza della flora locale.
La fisica ai tempi del fascismo
Mercoledì 10 dicembre alle 20.45 andrà in scena lo spettacolo teatrale «La fisica ai tempi del fascismo. Fermi e i ragazzi di via Panisperna», di e con Alan Zamboni, che dopo essersi laureato in Ingegneria e in Lettere moderne, nel 2013 ha aperto il canale YouTube di divulgazione scientifica «Curiuss», in cui diffonde la storia della scienza e dove in particolare approfondisce temi di Fisica e Astronomia.
Lo spettacolo è ambientato nella Roma degli anni Trenta, dove un giovanissimo gruppo di ricercatori guidato da Enrico Fermi compie esperimenti destinati a rivoluzionare la Fisica. Sullo sfondo dell’Italia fascista, orgogliosa dei successi scientifici ma incapace di sostenerli, si sviluppa la storia che porterà alla comprensione dell’atomo e all’uso della sua energia. Due di quei giovani scienziati riceveranno il premio Nobel. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Arte botanica sirmionese
Mercoledì 17 dicembre alle 18, invece, le sale della biblioteca accoglieranno «Erbario Sirmionese» con le illustrazioni botaniche e gli acquarelli di Renata Barilli, diplomata in disegno botanico alla Society of Botanical Artists, e perfezionatasi con Anita Wallsmit Suchs. Barilli Collabora con l’Orto Botanico G.E. Ghirardi e con altre realtà lombarde, tenendo incontri di disegno botanico scientifico. Ha dedicato anni all’osservazione della flora delle colline moreniche del Garda e i suoi ritratti di orchidee spontanee sono stati premiati a Botalia 2010.
L’incontro con la flora sirmionese invita a riflettere sul nostro modo di vivere oggi la natura: un riscoprire con stupore l’abbondanza della vita spontanea antica, quella che l’uomo ha coltivato con cura e quella che continua a trasformarsi in modo imprevedibile. La storia dell’arte botanica conserva le tracce di piante che sono state testimoni di avvenimenti e cambiamenti, e che ancora oggi riconosciamo nel paesaggio.
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