CronacaGarda

Figli che uccidono le madri: «Si arriva a tanto per una sofferenza più forte di tutto»

Alberto Ghilardi, professore di Psicologia Clinica all’UniBs, analizza l’omicidio di Puegnago del Garda
L'abitazione di Santina Delai il giorno dopo l'omicidio - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'abitazione di Santina Delai il giorno dopo l'omicidio - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

«Il fatto che lui volesse trasferirsi lontano può aver fatto saltare gli schemi. Come fosse una separazione in atto. Certo la modalità dell’omicidio ci dice che era una situazione critica covata per molto tempo». Provare a spiegare come un figlio possa arrivare ad uccidere un proprio genitore – come accaduto a Puegnago del Garda, dove Mauro Pedrotti ha ucciso la madre Santina Delai - è complesso anche per la psicologia clinica ed è difficile generalizzare. L’unica cosa certa cui ci si può rifare

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