A Brescia il «Festival del riuso», tra sostenibilità e inclusione

Wilda Nervi
L’appuntamento è per il 20 e il 21 settembre al parco Pescheto. La novità di quest’anno è «Timeless», il mercatino domenicale dedicato all’usato
La presentazione del festival - © www.giornaledibrescia.it
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Il riuso ha un valore economico, ambientale e sociale significativo: permette di risparmiare risorse, riduce i rifiuti e l’inquinamento, promuove un senso di comunità e solidarietà. È proprio per dare corpo a questo assunto che il parco Pescheto di via Lamarmora 11, a Brescia, si trasformerà, sabato 20 e domenica 21, in un grande laboratorio a cielo aperto dedicato alla cultura del riuso e alla sostenibilità.

Il Festival

Torna infatti il Festival del Riuso promosso dall’Associazione Perlar odv, che da anni si occupa di relazione e inclusione sociale dando vita a «Poco conto», il mercatino dell’usato e hub del riuso situato proprio davanti al parco. L’iniziativa intende sensibilizzare la cittadinanza mettendo in luce il parallelo con le persone. «Così come molti beni finiscono scartati troppo presto – hanno ribadito Manuela Di Mauro e Matteo Corsini di Perlar –, anche tante persone rischiano di essere escluse ed emarginate. Lavoriamo perché né le cose né le persone vengano lasciate indietro».

Il Festival prenderà il via sabato dalle 15 con laboratori di upcycling, uncinetto, magliette personalizzate con la termopressa, recupero scarti di cucina e autoproduzione. Seguirà con la partecipazione della Cooperativa Mano Libera la raccolta di idee e pensieri che confluiranno nel «Manifesto di Quartiere».

La novità

La novità di quest’anno sarà «Timeless», il mercato domenicale dedicato all’usato, che animerà il Parco Pescheto dalle 11 alle 20. Si tratta di una raccolta fondi a sostegno delle associazioni partecipanti: stand di vestiti usati in vendita «al chilo» (15 euro al mattino e 10 euro al pomeriggio) e altri oggetti di seconda mano, che generano valore economico a sostegno delle attività sociali. Non mancherà l’area food curata da Ciciri e la musica dal vivo di Synth drifter.

«Si tratta dell’ennesimo appuntamento del progetto “Socialità Senza Confini”, promosso dall’Associazione Perlar come ente capofila – hanno spiegato gli assessori alla Partecipazione, Valter Muchetti e all’Ambiente, Camilla Bianchi – finanziato col bando “Cultura e Prossimità”, sostenuto da Comune e Fondazione Comunità Bresciana. Un progetto nato dall’incontro tra i bisogni emersi dal lavoro quotidiano di Perlar e quelli raccolti dal Consiglio di Quartiere Don Bosco».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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