È sempre più fuga all’estero: dal 2019 via 15mila bresciani
La fuga dei bresciani all’estero non si arresta. Tra il 2012 e il 2023 sono oltre 30mila i bresciani che dalla provincia di Brescia si sono trasferiti all’estero, mediamente oltre 2.500 l’anno. Considerando solo gli ultimi cinque anni, con quasi 15mila trasferimenti, la media sfiora i 3mila l’anno. E non è poca cosa.
Nel 2023 l’Istat documenta 2.773 trasferimenti all’estero di cittadini italiani dalla provincia di Brescia, cui vanno aggiunti altri 1.035 cittadini di origine straniera che lasciano la provincia per fare ritorno nei loro Paesi di origine o per spostarsi in altri luoghi. Non un dato secondario se consideriamo che vent’anni fa, nel 2002, il totale dei trasferimenti all’estero dal Bresciano era di sole 426 persone, delle quali 254 di cittadinanza italiana. In vent’anni, l’emigrazione dalla provincia di Brescia si è decuplicata, sia considerando il totale dei migranti, che tenendo conto dei soli bresciani: 254 nel 2002, 2.773 nel 2023.
Il trend in crescita
In effetti il trend è di netta crescita se consideriamo che nel 2012 si supera la quota mille, poiché si sono trasferiti all’estero 1.079 bresciani e, nel 2015, con 2.348 trasferimenti si superano le duemila unità. Poi, nel 2019, salta anche la quota tremila, con 3.214 bresciani che vanno all’estero, valore superato nell’anno successivo, con 3.439 emigrati bresciani. Nell’ultimo triennio, i trasferimenti all’estero rimangono sempre oltre le 2.700 unità e non resta che constatare che a Brescia si arriva dall’estero, ma anche che da Brescia si parte per l’estero.
Del resto, sempre dalle statistiche Istat, si osserva che tra il 2019 e il 2023 a fronte di 42.968 immigrati stabilitisi in provincia di Brescia ci sono stati 21.647 emigrati dal bresciano. Diciamo due a uno: due che entrano dall’estero per uno che esce, considerando sia gli emigrati bresciani che quelli di origine straniera. Ma, anche volendo considerare solo i bresciani «doc», negli ultimi cinque anni ben 14.871 sono andati all’estero, a fronte di 42.968 migranti che arrivano nel Bresciano. Poco meno di tre a uno.
All’Aire
Dei quasi sei milioni di italiani iscritti all’Anagrafe italiani residente all’estero (Aire), al 1° gennaio 2023, erano 64.821 i cittadini di residenza di origine bresciana, dei quali poco meno della metà, il 45,7%, ha un’età compresa tra i 18 e i 49 anni. Giova considerare che, al 1° gennaio 2018, i bresciani iscritti all’Aire erano 45.008, con un incremento, in solo cinque anni, di quasi 20mila persone, pari al +44%.
Tra il 2012 e il 2022 – il dato dettagliato del 2023 non è ancora disponibile – oltre il 40% degli emigranti bresciani ha dai 18 ai 39 anni, e parliamo di oltre 11mila persone, in media oltre un migliaio l’anno. Emigrano giovani laureati in cerca di migliori opportunità. Ma non solo. Si spostano infatti anche le famiglie e, nell’ultimo decennio, sono partiti per l’estero anche un po’ di anziani, una settantina l’anno. Trattandosi di meno di 800 persone, non sembra essere un esodo significativo di pensionati in cerca di maggiore agio nella gestione dei propri risparmi.
All’emigrazione dei bresciani si somma anche il rimpatrio o lo spostamento in altri Paesi dei migranti, quasi 17mila tra il 2012 e il 2023. Così, a conti fatti, la provincia di Brescia, tra il 2012 e il 2023, conta oltre 47mila trasferimenti. Quasi 4mila persone l’anno. Ci possiamo consolare, considerando che la provincia rimane attrattiva, sia pure con flussi migratori dall’estero in riduzione.
Giusto per dare un riferimento, nel 2002, ad emigrare per l’estero furono solo in 426, 254 bresciani e 172 stranieri. Solo 2023 se ne sono andati 2.773 bresciani, dei quali molti giovani. Deve fare pensare.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
