È morto Gianfranco Tacconi, maestro della pasticceria

Fondatore dello storico esercizio di via Romanino a Brescia, aveva 89 anni
Gianfranco Tacconi - © www.giornaledibrescia.it
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Nella notte tra giovedì e venerdì è morto Gianfranco Tacconi. Aveva da poco compiuto 89 anni. Generazioni di bresciani, e non solo, lo ricordano con in testa la «toque blanche», il caratteristico cappello da pasticciere affacciarsi dal bancone della sua pasticceria aperta trentacinque anni fa, con la moglie Assunta, nell’attuale sede di via Romanino ma attiva dal 1967 all’angolo tra le vie Solferino e Romanino.

Un pezzo di storia bresciana

L’attività ora continua con il figlio Massimo e la nuora Carla. Con Gianfranco Tacconi se ne va un pezzo di storia della nostra città. Di quella città che è cresciuta grazie alle sue botteghe e all’impegno degli artigiani-artisti che hanno creduto nel lavoro e nell’impegno nel mondo dell’associazionismo. Sono stati, infatti, aggiornamento e formazione continui, uniti alla sua creatività, che hanno permesso al Maestro Gianfranco Tacconi di diventare uno dei fondatori e poi, per anni, presidente del Consorzio Pasticcieri Artigiani e membro dell’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani. Ricordava gli inizi, nel gennaio 1948 appena tredicenne, quando entrò per la prima volta da garzone da «Almici», altro pasticciere bresciano riferimento per intere generazioni. Erano gli anni del dopoguerra. Anni di fermento, di voglia di riscatto, di crescita e di successo da raggiungere con un lavoro che non faceva sconti: levatacce al mattino per garantire i prodotti freschi quando anche il resto della città si sarebbe svegliato.

La sua vita, tuttavia, non è stata vissuta solo tra i profumi e gli aromi dei suoi prodotti, tra i quali ricordiamo il bossolà, il dolce Romanino e il biscotto bresciano.

Il mondo dello sport

A ricordarlo c’è anche il mondo dello sport: Gianfranco Tacconi fu presidente della Framar, squadra di basket cittadina che portò fino alla serie C1, dalla Prima divisione, tra gli anni Ottanta e i Novanta. Il suo impegno nella pallacanestro locale a livello Minors durò circa un ventennio.

I gravi problemi di salute non gli anni impedito di continuare a produrre, per anni, squisiti prodotti di pasticceria e di intrattenersi a chiacchierare con i clienti.

Il ricordo

Persona di rara cortesia, raccontava della malattia che lo ha colpito ai reni e che, dal 1998, lo ha costretto alla dialisi, in attesa del trapianto avvenuto nel 2002 all’Ospedale Civile di Brescia. Citava uno ad uno tutti coloro che si erano presi cura di lui in ospedale, con un sentimento di affetto e di riconoscenza per avergli permesso di ritrovare il sorriso e l’ottimismo dell’antica saggezza.

La salma di Gianfranco Tacconi è all’obitorio della Poliambulanza. Il funerale si svolge oggi, sabato, alle 13.45 nella chiesa di San Giacinto in piazzale Giaconto 13 a Brescia.

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