Due nuove mostre al Museo della fotografia per tenere viva la memoria su piazza Loggia

Trenta scatti di Gabriele Chiesa e i lavori degli studenti del Golgi si aggiungono alla mostra già presente dal titolo «Silvano Cinelli testimone di una strage. Brescia 28 maggio 1974»
Una giovane visitatrice osserva gli scatti di Gabriele Chiesa - © www.giornaledibrescia.it
Una giovane visitatrice osserva gli scatti di Gabriele Chiesa - © www.giornaledibrescia.it
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Riflessioni impresse su scatti, fotogrammi inediti e rielaborazioni grafiche delle nuove generazioni. A poche ore dalla celebrazione per i 50 anni dalla Strage di Piazza della Loggia, il Museo nazionale della fotografia di Brescia si riempie di memoria e di testimonianze.

Con le due mostre inaugurate ieri sono infatti tre le esposizioni presenti nel polo fotografico cittadino: il primo allestimento espone circa 30 scatti di Gabriele Chiesa: stampe argentiche che raccolgono le reazioni di rabbia e dolore comparse a poche ore dalla strage fascista sui muri della città, accostate ad immagini scattate negli stessi luoghi otto anni dopo e ai giorni di oggi: «Anche i muri dimenticano, ma le fotografie storiche restano e continuano a ricordare. La memoria collettiva è un atto di resistenza», evidenziano gli organizzatori.

Ma la testimonianza si fa collettiva con la mostra «Una strage impunita», composta dai lavori fotografici di alcuni studenti del liceo Camillo Golgi di Brescia, coordinati dal docente Franco Volpato. Gli studenti coinvolti hanno quindi realizzato un elaborato per esprimere le emozioni che la conoscenza della strage di piazza Loggia ha suscitato in loro.

Le elaborazioni grafiche degli studenti del liceo Golgi - © www.giornaledibrescia.it
Le elaborazioni grafiche degli studenti del liceo Golgi - © www.giornaledibrescia.it

Sensibilizzare

«Molti alunni non sapevano nulla di questo tragico evento - spiega il professor Volpato -, quindi abbiamo deciso di avviare un progetto di sensibilizzazione e di conoscenza della storia di Brescia. Ne sono nate delle elaborazioni grafiche che non utilizzano le immagini più note della Strage di piazza della Loggia ma che riadattano i simboli di quel giorno».

Reportage

Le due mostre si aggiungono a quella già presente dal titolo «Silvano Cinelli testimone di una strage. Brescia 28 maggio 1974», che ripropone gli scatti che il fotografo bresciano (scomparso nel 1981) realizzò la mattina dello scoppio della bomba in piazza. Un reportage doloroso e necessario che si compone anche di alcuni scatti inediti, esposti negli spazi del Museo di contrada del Carmine. E che rappresentano un punto di partenza - e non di arrivo, come sottolineano gli organizzatori - per una riflessione sulla storia bresciana e su quella di un intero Paese. E sembrano essere anche una risposta indiretta indirizzata a Loggia e Fondazione Brescia Musei sulla polemica scaturita dalla mostra di Galimberti. I tre allestimenti si potranno visitare fino al prossimo primo giugno.

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