Disperso sul Blumone, oggi anche i droni in campo per le ricerche

Ieri il meteo e le turbolenze non hanno permesso un sorvolo agevole agli elicotteri di 118 e Vigili del fuoco: si riparte all'alba
Il lago della Vacca e il cornone del Blumone
Il lago della Vacca e il cornone del Blumone
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Due giorni di ricerche affannate e su un territorio difficile, in una lotta contro il tempo e contro gli strali del maltempo che anche ieri mattina hanno imposto una temporanea sospensione delle attività. Uomini e mezzi dei Vigili del fuoco e del Soccorso Alpino si sono alternati ieri sino a tarda sera lungo le pendici del Blumone, al limitare del lago della Vacca.

Speranze

L'elicottero impiegato nelle ricerche - Vigili del fuoco Brescia © www.giornaledibrescia.it
L'elicottero impiegato nelle ricerche - Vigili del fuoco Brescia © www.giornaledibrescia.it

La speranza era – e resta – legata ad un filo flebile e impalpabile. Ad una stringa di dati letti dalla tecnologia elettronica dei sensori nel sorvolo di un elicottero dei Vigili del fuoco ieri sera, individuando un punto lungo le pendici del Cornone del Blumone, che sarebbe la risultanza di un incrocio di impulsi tra la sorgente del trasmettitore di un cellulare e il suo ultimo impiego con una app che sarebbe servita a Fabio Festa per trovare la corretta via di salita al corno. A generare l’impulso dovrebbe presumibilmente essere lo smartphone del 32enne di Chiari, attivamente cercato in quest’area impervia da sabato, tra il Lago della Vacca e l’imponente corno del Blumone.

Le difficoltà

E proprio dal monte Blumone arriva l’esito dell’ultima triangolazione di impulsi: il sistema «IMSI catcher» utilizzato a bordo dell’elicottero dei Vigili del fuoco ha garantito a chi si occupa delle ricerche questo sottile filo che lega l’ipotetica presenza del 32enne alle coordinate in cui concentrare la supervisione dei luoghi. Un terreno roccioso difficilissimo, su cui l’elicottero anche del 118 si è misurato ieri tra terribili e pericolose turbolenze. La necessità è dunque di raggiungere il luogo a piedi, salendo le pendici del monte affidandosi alla traccia elettronica dello IMSI.

Come funziona

Quest’ultimo, acronimo di «International Mobile Subscriber Identity», ossia catturatori di identità per gli utenti della telefonia internazionale, è essenzialmente una falsa torre «pilota» che agisce tra i device e si innesta tra le comunicazioni e le torri reali dei fornitori di servizi. Assomiglia molto ai siti fantasma che vengono utilizzati per prosciugare i conti correnti. In quel caso, però, si riceve un link via mail, come successo negli ultimi accadimenti della cronaca. Nel momento in cui avviene l’intercettazione, si entra in possesso di identità e posizione del dispositivo attaccato. Da qui l’utilità per la ricerca ha spiegato sinteticamente ieri Orfeo Garau, ispettore dei Vigili del fuoco e funzionario in loco per il coordinamento delle attività.

Un primo piano di Fabio Festa, 32 anni di Chiari - Foto tratta da Fb
Un primo piano di Fabio Festa, 32 anni di Chiari - Foto tratta da Fb

Riprendono le ricerche

Intanto dal centro di comando delle operazioni di soccorso e ricerca emerge che le operazioni riprenderanno stamattina all’alba: ieri l’interruzione ha riguardato solo le ore notturne per garantire la sicurezza alle squadre appiedate che ieri più volte hanno risalito e battuto la montagna. La speranza è di ritrovare Festa vivo e di riportalo alla famiglia. Per questo stamattina ci si affiderà ad alcuni droni in gradi di scansionare e leggere nel dettaglio le pendici e i valloni del monte. Si cercano effetti personali e smottamenti nei ghiaioni che possano testimoniare di una scivolata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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