Dalle Grotte al Vittoriale, saziarsi della bellezza gardesana

La primavera sul lago di Garda accresce la voglia di bellezza. Speciali diventano allora quei luoghi in cui la natura si fonde all’arte e alla storia, quei musei immersi nel verde che sanno farsi apprezzare ancora di più nelle tiepide giornate di maggio.
Le Grotte di Catullo
Ne sono un esempio le Grotte di Catullo a Sirmione, un parco archeologico arroccato sulla punta più settentrionale della penisola, dove le rovine romane convivono con un uliveto storico composto da oltre 1.500 piante, a strapiombo sulle acque del lago. I più vecchi, la cui età è stata stimata in 400-500 anni, potrebbero essere stati muti testimoni della visita nel marzo 1514 ai resti della villa da parte di Isabella d'Este, moglie del marchese di Mantova Francesco Gonzaga (orari di apertura: da martedì a sabato dalle 8.30 alle 18.50, domenica dalle 14 alle 18.40).
Il Vittoriale
Un’altra destinazione che abbina storia, cultura e natura è il Vittoriale di Gardone Riviera con il suo lussuoso parco, che copre nove ettari e ospita al suo interno nicchie, sculture, fontane, laghetti, frutteti, roseti e limonaie, oltre ovviamente alle più celebri e stravaganti opere volute da Gabriele d’Annunzio tra cui la Nave Puglia, di cui quest’anno ricorre il centenario, l’anfiteatro, che ospita ogni estate importanti manifestazioni musicali e concerti di artisti internazionali, e il Mausoleo, dov’è seppellito il corpo del Vate (aperto tutti i giorni dalle 9 alle 20).
Il giardino botanico
Sempre a Gardone Riviera si può visitare anche il giardino botanico André Heller, con piante provenienti da tutto il mondo e da tutte le zone climatiche, per un totale di oltre 3mila specie differenti che vivono in armonia, formando un ensemble unico. Il giardino è impreziosito da una serie di sculture contemporanee, firmate da artisti del calibro di Keith Haring, Roy Lichtenstein, Auguste Renoir e Niki de Saint Phalle (aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19).
La Valle delle Cartiere
Nell’entroterra di Toscolano Maderno, invece, si sviluppa la Valle delle Cartiere, un sito di archeologia industriale di notevole interesse. La fabbricazione della carta in questo territorio risale al tardo Medioevo, ma è nel corso del Quattrocento che la manifattura si diffonde e si costruiscono insediamenti produttivi lungo il fiume Toscolano. Oggi qui si può visitare il Museo della Carta, allestito nell’ultima fabbrica che nel 1962 chiuse i battenti, cioè la cartiera di Maina Inferiore. Il visitatore può osservare l’antico nucleo cinquecentesco ed esplorare la storia della produzione della carta e della stampa dal Medioevo al Novecento (aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18).
In passato, a essere florido nell’alto Garda non era solo il commercio della carta, ma anche quello dei limoni. Le limonaie storiche, grande esempio architettonico ormai unico, sono oggi salvaguardate e alcune aperte al pubblico, come quelle di Gargnano, dove i terrazzamenti per la produzione di agrumi hanno giocato un ruolo fondamentale per l’economia del posto. Oggi tra le limonaie visitabili spicca La Malora, tuttora in funzione e aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (chiusa martedì mattina e domenica pomeriggio). Anche a Limone c’è una limonaia aperta al pubblico: è la Limonaia del Castel. Costruita nel primo Settecento, oggi produce una settantina di agrumi, tra cedri, limoni, aranci, chinotti e molto altro (fino al 31 maggio aperta dalle 10 alle 18, dal primo giugno al 30 settembre fino alle 22).
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