Dal Pnrr 18mila euro per togliere barriere architettoniche da case, scuole e posti di lavoro

Stefano Zanotti
La Loggia ha approvato lo schema di accordo per l’attivazione del Servizio adattamento ambienti di vita: l’obiettivo è aiutare persone con fragilità a vivere meglio i loro ambienti
Da sinistra Marco Fenaroli, Silvia Bonizzoni e Giacomo Mantelli in Loggia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Marco Fenaroli, Silvia Bonizzoni e Giacomo Mantelli in Loggia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La Loggia ha approvato lo schema di accordo per l’attivazione del Servizio adattamento ambienti di vita (Sav), che coinvolgerà gli Ambiti territoriali sociali 1 (Brescia e Collebeato), 3 (Brescia Est) e 4 (Valtrompia), la Fondazione Brescia solidale e le agenzie accreditate per i servizi domiciliari: saranno messi in campo 18mila euro, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza  (Pnrr).
Il Sav è un servizio di informazione e consulenza utile per abbattere le barriere architettoniche negli ambienti domestici, lavorativi e scolastici. «È un tema che riguarda molte famiglie e noi dobbiamo garantire la miglior possibilità di vita alle persone», sottolinea l’assessore al Welfare Marco Fenaroli.
Il Servizio ha come obiettivo primario la permanenza delle persone con fragilità nella propria casa e il miglioramento della vivibilità degli ambienti, ma anche la prevenzione di infortuni e la riduzione del carico assistenziale di chi accudisce. «Abbiamo previsto due pacchetti – spiega il presidente della Fondazione Brescia solidale Giacomo Mantelli –: nel primo caso un’équipe guidata dalla nostra architetta fa un sopralluogo e dà una consulenza tecnica, informando anche in merito a detraibilità e sgravi fiscali; con il secondo intervengono anche un geriatra e un fisioterapista per fornire indicazioni sulla corretta movimentazione della persona». Tutti gli interventi operativi ed edilizi saranno a carico dei cittadini.
Entrambi i pacchetti saranno erogati interamente a titolo gratuito nei tre Ambiti territoriali per le persone in dimissione protetta su segnalazione del Servizio sociale territoriale. Per i cittadini dell’ambito 1 esiste la possibilità di accedere al servizio pagando una cifra che va dai 150 ai 200 euro.
«Vogliamo raggiungere almeno 100 persone, ma non sarà difficile vedendo il grande bisogno che c’è nelle case. È un aiuto innovativo rivolto ad anziani, persone con disabilità e con disagi psichici che vivono in gravi condizioni di marginalità», precisa Silvia Bonizzoni, responsabile del Settore programmazione e progettazione sociale del Comune di Brescia. 

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